Politiche abitative: proposto il modello austriaco per l’Alto Adige

La Consulta per la famiglia ha presentato a Palazzo Widmann, a Bolzano, un approfondito “documento di posizionamento”, articolato in sette punti, sulle politiche abitative in Alto Adige. Il documento e’ stato presentato
dall’assessora Waltraud Deeg, presidente della Consulta. “Il mercato del lavoro cambia, spesso e’ richiesta flessibilita’.
Anche per questo l’affitto deve essere maggiormente tematizzato”, ha detto Deeg. Quasi il 70% della popolazione locale vive in una casa di proprieta’, una percentuale di vertice in Europa. Meno di un quarto dei cittadini e’ in affitto, “e purtroppo anche nel costo degli affitti siamo tra i primi in Europa, mentre gli stipendi in proporzione sono troppo bassi e vanno incrementati per non ricorrere ovunque al sostegno pubblico”, ha osservato l’assessora. Concetti ribaditi da Olav Lutz, rappresentante della Federazione delle associazioni giovanili nella Consulta: “L’affitto deve diventare un’opzione accessibile, oggi la differenza con l’acquisto e’ molto ridotta.” Per avere un maggior numero di case sul mercato e ad affitti accessibili, viene suggerito seguire il modello della regione austriaca del Vorarlberg, che prevede un fondo di garanzia che protegge locatore, ma anche locatario, e di istituire graduatorie IPES separate per i giovani. La Consulta chiede poi un coinvolgimento della popolazione, in particolare giovani e giovani famiglie, nella stesura di programmi di sviluppo e di attuazione, e l’inserimento di un proprio membro nelle commissioni urbanistiche.

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