Condominio: delibere valide solo se regolari le convocazioni assembleari

Delibere condominiali valide solo se vengono rispettate le varie tappe obbligatorie del procedimento di convocazione assembleare. Gli amministratori quindi — scrive Italia Oggi — dovranno avere cura di non saltare nemmeno uno dei vari passaggi previsti dalla legge, altrimenti i condomini più attenti potranno impugnare la volontà dell’assemblea e ottenere l’annullamento delle relative deliberazioni. A chi spetta convocare l’assemblea? Il primo passo da compiere per procedere all’adozione di una deliberazione assembleare è quello di provvedere alla regolare convocazione della relativa riunione, avvertendo i soggetti legittimati a parteciparvi del giorno, del luogo e dell’ora della stessa. Solo in questo modo gli aventi diritto potranno riunirsi e concorrere a formare la volontà del condominio, cui l’amministratore dovrà poi dare esecuzione. Il soggetto deputato alla convocazione dell’assemblea è proprio l’amministratore. Questi, oltre ad avere la possibilità di riunire l’organo collettivo in via straordinaria nei casi in cui lo ritenga opportuno e/o necessario, è altresì obbligato alla sua convocazione nei casi previsti dalla legge, dunque almeno una volta all’anno.

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