Tasse comunali: i liguri i più tartassati (secondi i laziali). L’Imu il maggior tributo

Sono gli abitanti della Liguria i più tartassati dalle tasse comunali 2018. Il prossimo anno dovranno affrontare una spesa media di 703 euro, mentre i contribuenti che vivono in Calabria se la caveranno con meno della metà (298 euro). I primi della classifica dovranno versare alle casse delle loro città più del doppio rispetto agli ultimi (+135,9%). I dati, elaborati dall’Adnkronos, sono contenuti nelle tabelle diffuse dal dipartimento delle Finanze, in occasione di un’audizione parlamentare sulla capacità fiscale degli enti locali per il prossimo anno. Il dossier presentato dal Mef aggiorna le stime delle entrate locali delle regioni a statuto ordinario, che vengono calcolate su aliquote standard, per le regioni a statuto ordinario. Secondo le elaborazioni del ministero, i cittadini distribuiti lungo lo stivale pagheranno in media 489 euro di tasse comunali ma con rilevanti differenze a seconda del luogo in cui vivono. A dover pagare i tributi locali più elevati, dopo i liguri, saranno quelli che vivono nel Lazio (596 euro) e in Toscana (581 euro). Mentre i più fortunati saranno, dopo i calabresi, i lucani (310 euro) ed i molisani (354 euro). Sopra la media nazionale si posizionano: Emilia Romagna (570 euro); Piemonte (500 euro); Lombardia (498 euro). Sotto la media gli altri: Veneto (479 euro); Umbria (464 euro); Abruzzo (451 euro); Marche (429 euro); Puglia (389 euro); Campania (377 euro). Il tributo più rilevante risulta essere l’Imu che costa 197 euro in media, con punte massime in Liguria, dove arriva a 362 euro, e minime in Basilicata, dove si ferma a 108 euro.

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