Ecco quali sono i beni che possono essere oggetto di pignoramento

La paura di chiunque abbia contratto debiti è quella del pignoramento, quello del conto corrente, dei buoni fruttiferi postali, degli immobili. Ma quali sono i beni che possono essere pignorati quando si riceve l’atto di precetto da parte dell’avvocato? Non tutti i beni possono essere pignorati — spiega il sito Investireoggi.it — e per debiti di basso importo alcuni tipi di pignoramento non vengono attuati a causa delle lungaggini burocratiche e degli alti costi. Vediamo, in ogni caso, di capire cosa aspettarci in caso di pignoramento e quali sono i beni che possono esserci portati via e quali, invece, rimarranno di nostra proprietà nonostante il pignoramento. I pignoramenti, a seconda della natura del bene, possono essere di 3 tipi: pignoramento mobiliare, pignoramento immobiliare e pignoramento presso terzi. Il pignoramento mobiliare ha per oggetto tutti i beni mobili del debitore e tra di essi rientrano arredi, oggetti di valore, gioielli, denato presente in casa, computer, televisioni, cellulari, il contenuto della cassaforte. Il pignoramento immobiliare ha oggetto solo i beni immobili, anche se sono in comproprietà con altri soggetti (case, terrerni, box auto e anche parcheggi). Il pignoramento presso terzi, invece, va ad attaccare tutti quei beni che seppur di proprietà del debitori, sono materialmente a disposizione di altre persone. Il creditore, quindi , dovrà rivolgersi a questi terzi per veder soddisfatto il suo credito. Rientrano nel pignoramento presso terzi conti correnti, stipendio, pensioni, canoni di affitto e provvigioni dell’agente di commercio. Il pignoramento mobiliare è quello che appare più economico e veloce poichè è molto più facile vendere questi beni alle Aste Fallimentari a parte dell’Istituto Vendite Giudiziarie. L’ufficiale giudiziario può prendere qualsiasi cosa si trovi nella casa del debitore: gioielli, tappeti, denaro, quadri, elettrodomestici, computer, televisori ecc…Ma ci sono dei beni che non possono essere pignorati e sono: oggetti sacri che servono ad esercitare il culto, anello nuziale, biancheria, letti, tavoli e sedie necessari a consumare i pasti, armadi cassettoni, frigorifero, stufe e fornelli da cucina, lavatrice, utensili da cucina e relativo mobile per contenerli. Insomma  non può essere pignorato quello che al creditore e alla sua famiglia serve per vivere: beni commestibili e combustibili che bastino per un mese al mantenimento della famiglia del debitore, armi che il debitore deve detenere per ragioni di servizio, decorazioni al valore, lettere, registri e scritti di famiglia, manoscritti, animali da compagnia detenuti ai fini produttivi, commerciali e alimentari, animali detenuti a fini terapeutici e di assistenza. Se il debito è consistente si passa al pignoramento dei beni immobili. Anche l’abitazione principale può essere pignorata anche se al suo interno vivono minori o disabili. Il pignoramento si estende solo al valore del debito aumentato di metà e non a tutto il valore immobiliare che il debitore possiede. Se il creditore è il Fisco, allora non si potrà procedere al pignoramento della prima casa a condizione che sia l’unica di proprietà, che il debitore vi abbia la residenza, che sia accatastata come abitazione civile e non nelle categorie A8 e A9.

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