Il 28% degli italiani ritiene che il mattone non perda mai valore

Dopo anni di crisi con i prezzi reali delle case che sono calati mediamente del 20-25%, anche gli italiani più fedeli al mattone sembrano vacillare o almeno porre qualche “se” e qualche “ma” sulla sicurezza “a prescindere” dell’investimento immobiliare. Questo non vuol dire che non resista uno zoccolo duro legato a uno dei beni rifugio per eccellenza, ma semplicemente che gli italiani «sembrano più maturi e consapevoli quando si parla di mercato immobiliare». È la conclusione — scrive Il Sole 24 Ore — a cui è giunta la sesta edizione del sondaggio internazionale di Ing su “Case e Mutui” (svolto su un campione di circa 15.000 individui di 15 Paesi tra Europa, Stati Uniti e Australia). Può sorprendere come ancora il 28% degli italiani ritenga che il valore delle case non possa scendere (almeno nel lungo periodo), ma occorre tenere conto che solo lo scorso anno a credere che le abitazioni non avrebbero mai perso valore era quasi la metà del campione (il 47%), valore nelle prime posizioni tra i Paesi oggetto dell’indagine. E infatti l’Italia guida la classifica dei Paesi che più hanno visto crollare questa “certezza”, forse intaccata dal mancato rialzo delle quotazioni nemmeno a fronte di un mercato in ripresa dal punto di vista delle compravendite. Il 28% dei fedelissimi del mattone è comunque in linea con la media europea, con il 35% dei francesi e il 45% dei belgi che crede in una rivalutazione costante, così come il 30% degli Spagnoli e il 25% dei tedeschi. I più”scettici” sulla tenuta dell’investimento sono gli olandesi (13%), gli statunitensi (14%) e gli inglesi (22%).

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