Affitti brevi: il Tar dà torto ad Airbnb: legittima la ritenuta fiscale

Sì alla ritenuta del 21% sugli affitti intermediati da Aribnb. Lo ha stabilito il Tar del Lazio — scrive Italia Oggi — respingendo in via cautelare l’istanza di sospensiva che era stata avanzata da Airbnb Ireland Unlimited Company e Airbnb Payments Uk Limited nei confronti del provvedimento dell’Agenzia delle Entrate dello scorso 12 luglio, che, in attuazione dell’art. 4 del d.l. 50/2017, convertito dalla l. 96/2017, ha disciplinato, tra l’altro «l’obbligo, in capo agli intermediari, di versare al fisco una ritenuta sui canoni delle locazioni brevi. Il Tar — si legge in una nota — pur riservandosi di approfondire alcune questioni di rilevanza anche comunitaria, ha comunque avuto modo di chiarire che le misure in contestazione “non si palesano discriminatorie laddove esse ragionevolmente si applicano, per la parte relativa agli obblighi di versamento, solo agli intermediari che intervengono nel pagamento del canone di locazione”. Inoltre, sul piano della comparazione tra i diversi interessi pubblici e privati coinvolti – conclude il Tar – “appare comunque prevalente l’interesse pubblico al mantenimento degli effetti del provvedimento in esame, al quale peraltro gli altri operatori del mercato si sono già adeguati”.

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