Edilizia in Piemonte: segnali meno negativi ma continua a soffrire

L’edilizia continua a soffrire. Dai dati dell’indagine Ance Piemonte per il secondo semestre 2017 emergono segnali meno negativi rispetto all’indagine precedente ma non sufficienti per l’inversione di tendenza. “Non siamo ancora usciti dalla crisi. Occorre un piano di sviluppo stabile e duraturo: un Paese che non investe nel futuro non puo’ pensare a una ripresa solida”, commenta il presidente Giuseppe Provvisiero.  Il 13,8% delle imprese prevede un lieve aumento nei prossimi sei mesi, l’86,2% un calo o non segnala variazioni significative, mentre nel primo semestre 2017 le percentuali erano rispettivamente il 6,9% e il 93,1%. Il 5,7% delle imprese intende aumentare il personale contro il 22% che ne prevede la riduzione e il 72,3% che non segnala variazioni (erano 5,4%, 27,9% e 66,7%). Il 26,6% ha in programma di investire contro il 21% del primo semestre 2017 e si riducono i tempi di pagamento dei committenti totali e pubblici: quelli totali da 105 giorni a 91,3 quelli pubblici da 131 a 125.

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