milano, 10 occupazioni abusive in 24 ore

Dieci occupazioni abusive di case popolari in ventiquattr’ore: è accaduto lunedì 11 dicembre a Milano e la cifra riporta indietro di anni, al 2014, quando si trattava di normale amministrazione. Sei sono state in realtà sventate in flagranza, ma la situazione è diventata nuovamente emergenziale. Con numeri così alti le forze dell’ordine (polizia e carabinieri) non riescono più ad intervenire ogni volta, perché hanno anche altri compiti da svolgere, e, quand’anche intervengano, soprattutto se ci sono di mezzo minori, l’ultima parola spetta al Comune di Milano, che si è preso in carico l’assistenza: se non ci sono posti alternativi da offrire, lo sgombero in flagranza non può essere effettuato. Questo vale, lo ribadiamo, soltanto in caso di fragilità, quindi donne incinte, minori e situazioni simili. Ma le organizzazioni criminali che stanno dietro le occupazioni hanno da tempo capito il trucco e “forniscono” minori da presentare come propri figli per il tempo necessario a sventare lo sgombero. Sono 155 (riferisce “Il Corriere della Sera”) le occupazioni “consolidate” nelle case Aler nei primi sei mesi del 2017: la cifra è superiore a quella del 2015 e del 2016. La situazione (numerica) è molto inferiore per le case del Comune, gestite da MM, dove si parla di venti occupazioni in nove mesi, ma anche in questo caso superiori agli anni precedenti. Evidentemente si è inceppato qualcosa nel meccanismo messo a punto a fine 2014 con il protocollo tra questura, prefettura, Aler, Comune e Regione. O forse, in questi anni sono mancate vere politiche ad hoc sulla casa a Milano.

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