Abitazione più grande con il nuovo bonus prima casa: i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

Sogni una casa più grande senza lasciare quella in cui vivi? A volte l’occasione si presenta: un vicino di casa che vende un appartamento che potresti unire al tuo, cosa non rara nei condomini o nelle palazzine familiari. L’Agenzia delle Entrate, con Risoluzione n. 154/E del 19 dicembre — spiega il sito Investireoggi.it — è intervenuta proprio su questa fattispecie chiarendo che l’acquirente può usufruire nuovamente del beneficio prima casa e perfino una terza volta. C’è un solo limite che la nuova casa più grande dovrà rispettare, coerentemente con la normativa in merito ai requisiti per il bonus prima casa. Vediamo quale. L’unico caso in cui, con la casa più grande, si perde il bonus prima casa è quello in cui la nuova abitazione diventa di lusso. Bisogna verificare in pratica che il nuovo immobile non sia accatastabile come categoria A/1 («abitazioni signorili»), A/8 o A/9 (che come noto sono escluse dall’agevolazione). La risoluzione dell’Agenzia delle Entrate ci porta in realtà a distinguere tra due fattispecie diverse. Vediamo entrambi i casi. Il primo è quello sopra citato del vicino di pianerottolo in condominio che decide di vendere. E’ stato quindi chiarito che, se il proprietario unisce il nuovo appartamento al suo, può ottenere nuovamente il bonus prima casa. Nel secondo caso invece abbiamo un proprietario di due immobili: uno acquistato con bonus prima casa e l’altro no; ora lo stesso soggetto acquista un terzo immobile per unirlo ai due che già possiede. Dall’unione delle tre proprietà risulterà un unico immobile. Ebbene anche in questo caso si ottiene una sola casa più grande e si mantiene il bonus prima casa .

PROBLEMI DI CONDOMINIO? L’ARPE LI RISOLVE CON SOLI 8 EURO AL MESE. CONSULENZE TECNICHE-LEGALI-FISCALI GRATUITE PER TUTTO L’ANNO

 

Articoli Correlati