Mutui: gli italiani cercano riparo nel tasso fisso e la surroga resta di moda

Il mercato immobiliare italiano non è ancora ripartito, come dimostrano gli ultimi dati dell’Istat, che vedono un calo dei prezzi delle abitazioni dello 0,8% su base annua nel terzo trimestre del 2017, portando al -0,4% quello dei primi 9 mesi dell’anno. Rispetto al 2007, ultimo anno prima della crisi — riporta il sito Investireoggi.it — le quotazioni immobiliari risultano avere perso oltre il 23% del loro valore, anche se nel 2017 si è registrato una timida crescita (+0,1%) per i prezzi delle case nuove. MutuiOnline, il portale che monitora le offerte sui mutui tra 60 banche italiane, ha fatto il punto della situazione, trovando che le compravendite nel 2017 sarebbero diminuite dell’11% a 545.000 unità, restando a -36,6% rispetto al 2006, anno di apice per il comparto. Come da attese, gli italiani starebbero correndo a ripararsi contro il rischio di rialzo dei tassi, mostrando una netta preferenza per i mutui a tasso fisso nell’84% dei casi, lo scorso anno. Si consideri che fino alla primavera del 2016, i due terzi dei mutui erogati erano ancora a tasso variabile, visto che il mercato approfittava dello schianto dei tassi. Nel corso di quell’anno, la fuga verso il tasso fisso è stata veloce e forte, anche se a ben vedere non sempre azzeccata, se si considera che l’Euribor, a cui sono agganciati i mutui a tasso variabile, sono rimasti praticamente fermi ai minimi di sempre lungo tutto il 2017.

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