E’ ora di ristrutturare: il fisco fa la differenza

Il bonus sulla ristrutturazione (detrazione del 50%) è richiesto nella maggior parte dei casi da chi compra una casa e fa i lavori prima di andare ad abitarvi. È ovvio che sia così — scrive il Corriere.it — perché le agevolazioni riguardano lavori che quasi sempre si possono fare in alloggi già occupati con grande disagio di chi ci vive, basta pensare a che cosa significa dover spostare tutti i mobili o restare senza bagno. Le dinamiche del mercato immobiliare, che hanno visto una più sensibile riduzione di valore degli immobili da ristrutturare, sono un incentivo in più a comprare una casa da sistemare radicalmente, perché il costo dei lavori, anche grazie al fisco, è quasi sempre più basso della differenza di prezzo da pagare per una casa già abitabile, intendendo come tale un immobile dove sono necessari solo piccoli interventi come la tinteggiatura o la lamatura dei pavimenti. Una recente ricerca di Scenari immobiliari per conto di Paspartu Italia mette a confronto in tutti capoluoghi i costi di una casa da ristrutturare e quelli di un abitazione già a posto. Secondo il rapporto nel 2017 sono state acquistate in Italia circa 130 mila abitazioni da ristrutturare, pari al 23,2 per cento del totale e in crescita del 36,8 per cento rispetto ai dati del 2016, anche se la quota varia molto da città a città. A Milano ad esempio le case da ristrutturare rappresentano, secondo il report, solo il 12,7% del mercato (con un incremento del 20% rispetto al 2016), mentre a Roma sono il 23,2% (+36% su base annua). Stando all’analisi di Scenari comprando un bilocale da ristrutturare nel semicentro di Milano si risparmiano 62 mila euro in fase di acquisto e se ne spendono 36.500 per la ristrutturazione, con un guadagno effettivo di 25.500. Abbiamo provato a scendere più nel dettaglio e per quindici aree della città abbiamo confrontato i prezzi delle abitazioni usate in buono stato da 80 metri quadrati con quelle da ristrutturare, partendo dall’ultimo borsino Fimaa. Per farlo — continua il Corriere.it — abbiamo dovuto ipotizzare un costo standard, che abbiamo calcolato in 300 euro al metro quadrato di base più il 15% del prezzo dell’immobile. A queste condizioni la ristrutturazione risulta molto conveniente ovunque se si può usufruire del bonus, mentre soprattutto nelle aree periferiche il risparmio rischia di essere vanificato se non si può ricorrere al vantaggio fiscale. Ad esempio a Brera per ristrutturare alle condizioni indicate si spendono oltre 102 mila euro, che si riducono a meno di 60 mila se si usufruisce del bonus ma si risparmiano all’acquisto 116 mila euro. A Quarto Oggiaro, a Ponte Lambro o a Baggio il vantaggio con il bonus si riduce a circa 20 mila euro rispetto all’acquisto e se non si possono avere le agevolazioni è più conveniente il ristrutturato. Il confronto va comunque sempre fatto tra case usate, il paragone con il nuovo non ha senso perché se è ovvio che ristrutturando si spende sempre meno è anche vero che è praticamente impossibile ottenere, senza demolire tutto l’edificio, con il restauro di una casa vecchia le caratteristiche di un appartamento costruito oggi.

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