Dichiarazione dei redditi: le detrazioni per risparmio energetico e ristrutturazioni

Ristrutturazioni edilizie e risparmio energetico di abitazioni residenziali o di parti comuni di un condominio sono due tra le principali voci degli oneri detraibili nelle dichiarazioni fiscali 730 e Unico. Ecco le regole e le novità di quest’anno, secondo quanto riferisce il Corriere.it. La detrazione Irpef per le ristrutturazioni è pari al 50% della spesa, fino a un massimo di 96 mila euro per unità immobiliare, da ripartire in 10 quote annuali. Riguarda qualsiasi immobile residenziale, sia abitazione principale che seconde case o affittato. I lavori per cui si può usufruire della detrazione sono molti. Oltre alla ristrutturazione edilizia, il restauro conservativo, gli interventi di manutenzione straordinaria per l’ampliamento e la realizzazione ex novo di bagni, finestre, mansarde, porte. Sono inclusi anche interventi per l’installazione di elementi come ascensori, scale di sicurezza, abbattimento di barriere architettoniche o cablatura degli edifici e per la bonifica dall’amianto. Sono detraibili anche le spese per l’acquisto dei materiali, per la progettazione, perizie e sopralluoghi e gli oneri di urbanizzazione. Non sono ammessi al beneficio gli interventi di manutenzione ordinaria (validi invece per i soli lavori condominiali), a meno che non facciano parte di un intervento più vasto di ristrutturazione. Regole specifiche sono state introdotte per usufruire della detrazione delle spese sostenute per gli interventi antisismici. L’agevolazione è valida fino al 31 dicembre 2021 per interventi di adozione di misure antisismiche le cui procedure di autorizzazione sono state attivate a partire dal 1° gennaio 2017. Per questi interventi la detrazione, per un totale massimo di 96mila euro per unità immobiliare, è del 70% quando, grazie agli interventi, si riduce il rischio sismico dell’immobile facendolo passare ad una classe di rischio inferiore. Se la riduzione è di due classi, la detrazione arriva all’80% delle spese sostenute. Le detrazioni riguardano anche l’acquisto di case antisismiche se gli immobili danneggiati si trovano in zone a rischio e devono essere demoliti e ricostruiti interamente. Per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici — continua il Corriere.it — la detrazione è del 65%, ma in alcuni casi l’agevolazione è ridotta al 50% per il 2018 (e anche per il 2019). Infatti, per le spese sostenute nel 2018, relative alla posa in opera di finestre comprensivi di infissi, all’acquisto e alla posa in opera di schermature solari e alle spese sostenute per l’acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, la detrazione scende dal 65% al 50%. Anche in questo caso l’agevolazione va ripartita in 10 rate annuali di pari importo e si applica sia agli interventi sulle singole unità immobiliari, sia a quelli sulle parti comuni condominiali. Per ogni tipologia di intervento sono previsti specifici limiti di spesa detraibile. Si va da un limite di detrazione di 30.000 euro per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale ad un massimo di 100.000 euro di detrazione per gli interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti. Per l’acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi la detrazione massima è di 60.000 euro per unità immobiliare.

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