Bonus mobili per climatizzatore o per grate e antifurto

Le ultime istruzioni dell’Agenzia delle Entrate in merito ai bonus casa hanno contribuito a fare chiarezza su alcune detrazioni largamente richieste (anche se non sempre si ha piena consapevolezza di requisiti e presupposti, soprattutto in alcuni casi particolari). Il sito Investireoggi.it si sofferma in particolare su due bonus casa. L’acquisto e l’installazione del climatizzatore danno diritto al bonus mobili? Il presupposto per poter accedere al bonus mobili è rappresentato da lavori di ristrutturazione immobiliare. Ci sono altre vie per detrarre parte della spesa anche quando non vengono realizzati lavori. Pur non esistendo il cd bonus condizionatori che molti avrebbero voluto, il contribuente che esegue una sostituzione di un impianto di riscaldamento di un’abitazione (o di un altro locale commerciale) con un condizionatore a risparmio energetico, ha diritto ad una detrazione IRPEF IRES pari al 50% o al 65% dei costi sostenuti. L’ammontare della suddetta detrazione dipende dal tipo di intervento di efficienza energetica che si va ad affrontare; ad esempio, se il climatizzatore viene acquistato in sostituzione di vecchi apparecchi, la detrazione è pari al 65% della spesa fino ad un massimo di 46.154€. Lo stesso bonus può essere richiesto per acquisto e installazione di una stufa a pellet o di altri generatori di calore alimentati a biomasse,  di un impianto di climatizzazione a pompa di calore o per la sostituzione della caldaia. Bonus sicurezza: si possono portare in detrazione grate e antifurti? Fino al 31 dicembre 2019 è stato prorogato il bonus sicurezza con le nuove percentuali e importi; vi rientrano tutte le misure finalizzate a prevenire il rischio di atti illeciti da parte di soggetti terzi (grate, porte blindate, sistemi d’allarme etc) a meno che questi non siano posti in essere nell’ambito di interventi edilizi veri e propri. Se in estate per affrontare il caldo volete tenere le finestre aperte ma stare sicuri, questo potrebbe essere un buon momento per approfittare.  Ricordiamo infatti che il decreto legge n. 83/2012 ha elevato al 50% la misura della detrazione e a 96.000 euro il tetto massimo di spesa che rientra nel beneficio. Salvo ulteriori proroghe, dal 1° gennaio 2020 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36% e il limite a 48.000 euro per unità immobiliare.

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