Guadagnare con gli affitti brevi: Ecco come fare

Nato nel 2007 come sito per arrotondare, affittando la camera degli ospiti, in pochi anni Airbnb — scrive Vanity Fair — è diventato il gigante della sharing economy, fonte di reddito primaria e secondaria per milioni di persone. Dispone di oltre 800mila liste in 191 Paesi. Ogni giorno vengono effettuate oltre 100.000 prenotazioni per diverse proprietà in oltre 81 mila città in tutto il mondo. Ha alloggiato più di 20 milioni di persone. Con una valutazione di 20 oltre miliardi di dollari, Airbnb vale più del doppio della Hyatt Hotels Corporation, e il co-fondatore neanche quarantenne, Brian Joseph Chesky, è passato dall’avere difficoltà a pagare il padrone di casa all’essere milionario. E la sua ascesa continua, così come la possibilità di affittare locali sempre più particolari ed esclusivi come la casa di Monet : un soggiorno da sogno tra le ninfee di Giverny. Trascorrere una notte qui è diventata un’impresa a causa dell’alta richiesta, ma se doveste riuscire a prenotarla sappiate che la casa può ospitare fino a sei persone, a un costo che si aggira intorno ai 300 euro a notte. Tornando alla possibilità di guadagnare con Airbnb in realtà basta seguire poche e più o meno semplici regole per rendere questa attività vincente. La cosa positiva di fare soldi con Airbnb è che è un’opzione che non richiede grandi investimenti. Grazie alla versatilità della piattaforma, infatti, è possibile mettere in affitto diversi tipi di proprietà che vanno da stanze, case, appartamenti completi o abitati, case sugli alberi, igloo e altro ancora. Una delle preoccupazioni più comuni delle persone che stanno valutando di guadagnare con Airbnb è quanto sia sicuro e affidabile offrire agli estranei i propri spazi o proprietà. La prima cosa da sapere è che, su Airbnb, scegliete voi chi far entrare nella vostra proprietà ed è possibile fare affidamento sulle valutazioni espresse agli ospiti, da parte di altri host. Inoltre — continua Vanity Fair — Airbnb questo offre una protezione a copertura di eventuali danni all’alloggio fino a 800.000 euro. Altri vantaggi? Sia la registrazione sia la pubblicazione dell’annuncio sono gratuiti, ciò che viene addebitato è un costo del servizio host per ogni prenotazione (si tratta di un piccolo importo pari al il 3%) per la copertura dei costi di gestione. Da queste premesse potrebbe passare il messaggio che è tutto semplice, che chiunque può lasciare il proprio lavoro e vivere dei guadagni derivanti da Airbnb. Beh, non è così facile ma sicuramente ci si può riuscire a patto che si dedichi a questo tipo di attività impegno e costanza e sicuramente una forte dose di ospitalità.

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