Federproprietà: La Nuova Imu? Auspicabile che i bollettini prepagati arrivino a casa

Nel testo presentato all’audizione dell’11 luglio scorso dinanzi alla sesta commissione Finanze della Camera nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla proposta di Legge riguardante “Istituzione dell’Imposta Municipale sugli Immobili  (nuova Imu), FEDERPROPRIETA’ formula alcune considerazioni integrative al testo della proposta n.1429 “che reca molti aspetti positivi che possono essere in linea di massima condivisi ma che nello stesso tempo è necessario integrare affinché siano in grado di determinare effetti positivi non solo per i proprietari degli immobili ma anche di coloro che gli immobili li realizzano nell’esercizio di un’attività professionale. Un primo aspetto riguarda la necessità di aggiornare la proposta con alcune disposizioni sopravvenute di recente. Ci si riferisce all’articolo 9 che va coordinato con il decreto-legge n.34/19 art.3. Negli ultimi anni ci sono stati molti interventi che hanno modificato le normative originarie e quindi è necessaria una riconduzione ad un testo normativo unico che permetta un’applicazione il più possibile uniforme a livello nazionale volto a semplificare l’applicazione delle imposte locali sugli immobili. E’ auspicabile che si arrivi all’invio a casa da parte dei Municipi dei bollettini prepagati per chi dovrà pagare il tributo come avviene da tempo in altri Paesi europei. Per evitare la giungla delle migliaia di delibere comunali difformi si dovrebbe giungere alla approvazione di un modello uniforme per tutte le amministrazioni comunali con casistiche uniche a livello nazionale. Serve un’individuazione più certa della base imponibile relativa alle aree fabbricabili che attualmente è indicata con il valore venale in comune commercio e quindi soggetta ad una eccessiva valutazione soggettiva da parte dell’Ente impositore, qualificando l’area come “fabbricabile” solo quando effettivamente, su di essa, si può procedere all’edificazione prevista dalla pianificazione urbanistica attuativa. Relativamente alle casistiche delle aliquote — continua FEDERPROPRIETA’ — è auspicabile che si proceda per una applicazione di una o più aliquote agevolate per gli immobili locali sia con contratti agevolati (oltre alla riduzione al 75% della base imponibile) che a quelli locati con contratti liberi. Devono essere incrementate le riduzioni delle aliquote per gli immobili di particolare interesse culturale in quanto i proprietari sono chiamati, solitamente, ad affrontare particolari spese di manutenzione.

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