Case popolari a milano: irregolari 2 richieste su 3
Ventisettemila famiglie in attesa di una casa popolare. Questo è il numero dei «candidati» in graduatoria per ottenere un alloggio pubblico a Milano, secondo quanto scrive il Corriere.it. In passato la cifra è stata un po’ più alta o un po’ più bassa, ma s’è sempre mantenuta su quel massiccio livello di pressione. E di emergenza. Perché 27 mila famiglie, tutte insieme, fanno gli abitanti di una media città di provincia: che, per disagio economico e sociale, ha un disperato bisogno di un alloggio pubblico. È davvero così? L’analisi degli uffici comunali sulle richieste in graduatoria racconta una realtà diversa: un terzo delle famiglie che presentano la domanda (circa 9 mila) non hanno diritto a ottenere una casa popolare (per reddito troppo altro o perché hanno altri immobili di proprietà). Di fatto, fanno un tentativo, provano a ottenere una casa a bassissimo costo. Un altro terzo ha un reddito più alto di quello che dichiara e dunque, quando vengono fatte le verifiche, le posizioni scalano molto in basso. La necessità d’alloggio più immediata e urgente riguarda così solo un terzo delle famiglie in graduatoria. Il bisogno dunque esiste ed è pesante — conclude il Corriere.it — ma quello critico è più contenuto rispetto al totale delle 27 mila richieste. E allo stesso tempo, in parallelo, c’è un diffuso tentativo di approfittare di un bene pubblico.
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