bologna, prevista una frenata della crescita residenziale

Nel corso dell’anno rallenterà la crescita delle compravendite nel settore residenziale. E’ quanto stima Nomisma nel primo Osservatorio sul Mercato Immobiliare del 2019 che ha analizzato la congiuntura immobiliare italiana con uno specifico focus su alcune città intermedie come Ancona, Bergamo, Brescia, Livorno, Messina, Modena, Novara, Parma, Perugia, Salerno, Taranto, Trieste, Verona. “L’aumento delle compravendite, tornate ad attestarsi non distanti da quota 580.000, nonché l’ennesima riduzione di intensità della flessione dei prezzi registrata sia nelle città maggiori sia in quelle intermedie – osserva l’istituto bolognese – rappresentano il portato di una dinamica rialzista la cui intensità pare ora destinata a ridursi. L’entità della frenata – viene puntualizzato – dipenderà dall’efficacia delle misure di politica economica poste in essere, oltre che dalla disponibilità del sistema bancario a continuare ad assecondare la pulsione proprietaria delle famiglie italiane, anche in un contesto di maggiore precarietà reddituale”. A giudizio di Nomisma, su base annua, i prezzi delle abitazioni nei medi mercati “hanno subito una riduzione dell’1,2%, mentre l’evoluzione dei canoni è prossima all’invarianza, con una variazione pari a -0,2% su base annua. Considerando invece gli immobili d’impresa il calo dei prezzi è leggermente più elevato, attestandosi nell’ordine del -1,5%. I tempi di assorbimento delle abitazioni sono più variabili nei mercati minori che in quelli maggiori e si attestano nell’ordine dei 7,3 mesi. Sul fronte delle locazioni, invece, i tempi per affittare sono più bassi e convergenti nelle 13 città e si attestano in media intorno ai 2 mesi e mezzo”.

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