Alloggi in affitto a canone concordato: boom a Milano

Crescono a Milano gli affitti a canone concordato: sono 1.030 i contratti che sono stati stipulati, in virtù della convenzione (firmata nel 2015, in scadenza tra un anno) tra il Comune e la fondazione Welfare Ambrosiano, con l’agenzia sociale Milano Abitare. I dati sono stati diffusi a Palazzo Marino e raccontano di un incremento progressivo: se nel primo semestre del 2018 erano stati infatti stipulati 118 contratti, nel secondo se ne sono aggiunti 280. Altri 271 quelli firmati durante i primi mesi del 2019: un boom, insomma, dovuto soprattutto al fatto che grazie al canone concordato — a cui possono accedere inquilini con un Isee sotto i 40mila euro — non solo si garantiscono alloggi ai ceti meno alti. Ma si concedono al proprietario diverse agevolazioni, come lo sconto del 50 per cento su Imu e Tasi, la durata contrattuale più elastica — possono essere firmati contratti da tre anni rinnovabili di altri due, o di sei allungabili di altri due — e la garanzia di avere dall’agenzia una “una tantum” fino a 2.000 euro e un fondo per la morosità incolpevole che copre fino a 18 mensilità.

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