ILLEGITTIMA LA RICHIESTA DEI CONTRIBUTI CONDOMINIALI RIVOLTA ALL’ASSEGNATARIO DELLA CASA CONIUGALE
Non è raro che l’amministratore, a fronte di una perdurante morosità, si rivolga – in sede stragiudiziale e, in caso di negativo, in via giudiziaria (con un procedimento monitorio o con un giudizio ordinario) – nei confronti del soggetto che “abita” nell’appartamento cui si riferiscono i contributi condominiali inevasi e, soprattutto, che si comporta come un “vero e proprio condomino”. Accade, però, che il destinatario di tale richiesta eccepisca il proprio difetto di legittimazione passiva, essendo il vero legittimato solo il proprietario dell’unità immobiliare, per cui occorre impostare, di nuovo…
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