Condominio: responsabile l’amministratore che non riscuote le quote

Il Tribunale di Salerno (cfr. sentenza n. 164/2016) ha stabilito che l’amministratore che non riscuote le quote condominiali dai proprietari morosi è tenuto a risarcire i danni al condominio. Tra i diversi obblighi dell’amministratore di condominio vi è quello della riscossione dei contributi dovuti dai condomini per le spese condominiali, nonché quello di provvedere al pagamento delle somme occorrenti per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle parti comuni dell’edificio, per come deliberato in assemblea. L’art.1129 c.c. che l’amministratore deve agire forzosamente verso i morosi entro sei mesi, termine che inizia a decorrere dalla…

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Condomino moroso e pagamento delle spese di recupero

La Suprema Corte di Cassazione con la sentenza numero 27509 del 30 dicembre 2016 ha stabilito che  non possono essere addebitate al condomino moroso tutte le spese anticipate per il recupero stabilendo che  non si possono addebitare ad un condomino seppur moroso, per intero, le spese di giudizio in caso di opposizione a decreto ingiuntivo in assenza di un esplicito provvedimento giurisdizionale. Difatti in tali rapporti vige la regola dell’articolo 1123 c.c. che definisce la ripartizione delle stesse in base al principio della proporzionalità e non dell’intero in carico al medesimo. Nella pronuncia la…

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Mutuo fisso o variabile, pro e contro: quale scegliere

La scelta del mutuo è importante quanto la scelta della casa poiché con il mutuo — scrive Lecceprima.it — prende il via un vero e proprio progetto di vita. In tale ambito assume rilevanza anche la scelta del tasso, se fisso o variabile, che determina l’onerosità del mutuo e che pertanto deve essere effettuata sulla base delle esigenze e delle caratteristiche del cliente. Il mutuo a tasso variabile è ideale per il cliente che predilige la convenienza della rata nel breve termine seppur in presenza del rischio di oscillazione della stessa, a fronte di eventuali mutamenti nelle condizioni dei tassi…

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Riforma del condominio: i tre principali cambiamenti

Chi ha seguito la saga cinematografica del ragionier Ugo Fantozzi – interpretato da Paolo Villaggio – non può aver dimenticato la riunione di condominio, dove i partecipanti se le danno di santa ragione. Meglio evitare, quindi. Il nuovo testo, presente nel Libro Terzo della proprietà del Codice civile, ha segnato dei passaggi chiave. Come riportato da condominiosi.it, sono tre gli aspetti da segnalare: l’installazione di pannelli solari, maggiore libertà per montare le parabole tv, ogni inquilino può avere la possibilità di tenere un animale domestico in casa. Il condomino, quindi, può installare pannelli sul…

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Allergie fra le mura domestiche: 5 regole per prevenirle

A volte può capitare che proprio in casa, tra le pareti domestiche proverbialmente considerate il luogo più accogliente e sicuro. si annidino i rischi per eventuali congiuntiviti, pruriti e reazioni cutanee di ogni genere. Gli agenti allergici, infatti, proliferano anche negli ambienti chiusi e, visto che un solo grammo di polvere contiene fino a 10mila allergeni provenienti dagli acari, proteggersi con qualche accortezza diventa il modo migliore per ovviare a ogni forma di allergia. Ecco, dunque — suggerisce Lecceprima.it — qualche consiglio per difendersi dalle fonti di allergia all’interno della casa. 1) ARIA FRESCA APPENA SVEGLI. Aprire…

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Come allontanare topi e ratti

 Può capitare di trovare in casa ospiti indesiderati come topi o ratti. E’ sempre bene rivolgersi a un’impresa di derattizzazione, ma nell’urgenza ci sono alcuni accorgimenti che possono essere sempre utili per allontanare da casa topi e ratti. La prima cosa da fare è individuare i punti da cui i roditori riescono ad entrare in casa e quindi ostruirli con dell’intonaco oppure con della lana d’acciaio, impossibile per i topi da rosicchiare. Per risalire ai buchi basta osservare la posizione degli escrementi lasciati in giro dai topi oppure i danni che questi…

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Bonus elettrodomestici 2017: gli sgravi fiscali per ristrutturare casa

 Ristrutturare casa usufruendo di una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici fino ad un tetto massimo di “10.000 euro”: è quanto previsto dalla legge di bilancio per gli acquisti che si effettueranno nel 2017 — scrive Lecceprima.it — ma potrà essere richiesta solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato a partire dal 1 gennaio 2016. L’agevolazione è concessa per l’acquisto di elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione spetta per l’acquisto di mobili nuovi per esempio: letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie,…

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Dieci consigli per risparmiare sul condizionatore

 Il grande caldo è arrivato e non abbandonerà l’Italia per le prossime settimane. Per trovare un po’ di refrigerio saranno tanti i cittadini che in questi giorni accenderanno l’aria condizionata sprecando quindi energia. Ecco 10 consigli del sito Lecceprima.it da mettere in pratica quotidianamente per tagliare i consumi del 20% l’anno. 1) Usare il condizionatore in modalità deumidificazione. Tale funzione consente al condizionatore di lavorare di meno e di rimuovere l’umidità, che è uno dei componenti dell’indice di calore percepito, senza necessariamente dovere abbassare la temperatura: in questo modo si possono abbattere del 75%…

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Condomìni: le spese straordinarie vanno pagate da chi ha venduto all’epoca

  Per le spese straordinarie condominiali risponde chi era comproprietario all’epoca dell’adozione della relativa delibera, anche se il riparto delle stesse sia stato approvato successivamente alla vendita dell’unità immobiliare di proprietà esclusiva. Per il recupero del credito il condominio potrà quindi avvalersi della più celere procedura per decreto ingiuntivo, anche se allo stesso non potrà essere riconosciuta efficacia esecutiva immediata ove al momento della ripartizione della spesa comune il debitore non rivesta più la qualità di condomino. Questi i chiarimenti contenuti nella recente ordinanza n. 15547 della sesta sezione civile…

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Non si paga l’Ici sui fabbricati accatastati come F3

Il classamento catastale di un fabbricato in corso di costruzione nella categoria F/3, essenziale ai negozi civilistici su cosa futura, non è valido presupposto per l’assoggettamento dello stesso all’Imposta Comunale sugli Immobili (Ici). Tale classamento, infatti, non segnala una capacità contributiva autonoma rispetto a quella evidenziata dalla proprietà dell’area edificabile. È quanto si legge nella sentenza n. 11694/2017 della Corte di Cassazione, di cui dà notizia il quotidiano Italia Oggi. La vertenza si origina con la notifica di un avviso di accertamento Ici, imposta pretesa dal Comune di Foggia in relazione…

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