Conti pubblici: tira aria di patrimoniale

Prepariamoci alla patrimoniale. Sarà di circa il 2% — scrive Libero — per recuperare un’ ottantina di miliardi, che è esattamente di quanto l’ Italia dovrebbe far scendere il debito pubblico in ossequio al fiscal compact nel prossimo biennio. In alternativa prepariamoci a ospitare la Troika che ci apparecchierà un grosso magro trattamento greco. Da cosa si ricava questa che non è una profezia, ma l’ anticipazione di una manovra che sta per arrivare? “Dai conti e anche da un segnale che è venuto – probabilmente sfuggito ai più – dell’ ex presidente del Consiglio Mario Monti. Matteo Renzi può continuare a cinguettare che l’ Italia non è l’ epicentro della crisi, ma credergli significa schiantarsi contro un muro”.

Veniamo ai fatti. “Le banche italiane — spiega il quotidiano — sono sotto attacco speculativo non per le sofferenze (è vero che in senso tecnico sono poco più di 80 miliardi, è vero altresì che il perimetro dei crediti incagliati vale quattro volte tanto) ma per le sofferenze nascoste: i titoli del debito pubblico italiano che hanno in pancia. Qualcosa meno di 450 miliardi. È questo che agita i mercati che sanno una cosa che non viene mai detta agli italiani: l’ombrello di Mario Draghi potrebbe chiudersi repentinamente. Non per scelta, ma per obbligo, ed è su questo che vigilano i suoi oppositori, tedeschi in testa”.

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