Ecco tutte le opere previste dal decreto sblocca-Italia

Più investimenti pubblici e privati per ripartire. Questa è la “filosofia” del decreto sblocca-Italia annunciata dal ministro Pier Carlo Padoan, secondo quanto riporta l’Unità. “Non servono solo risorse, ma anche regole – spiega Padoan – La crescita si sostiene anche con semplici norme, come è già successo con le disposizioni sui mini bond varate a giugno e che in un mese hanno già attivato circa un miliardo”. D’altro canto, osserva ancora il ministro, il dato del Pil negativo parla chiaro: gran parte della recessione è dovuta alla mancanza di investimenti. Per questo se si vuole invertire il ciclo bisogna pigiare questo bottone.

Una dotazione di 4,6 miliardi è destinata al piano aeroporti, con interventi a Malpensa, Venezia, Genova, Firenze, Fiumicino, Salerno. Circa 3,8 miliardi vengono destinati ad opere immediatamente cantierabili, ma solo a patto che i lavori partano entro 10 mesi. Le risorse provengono per  841 milioni dal Fondo revoche del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e 3 miliardi 48 milioni dal Fondo di coesione e sviluppo. La selezione delle opere — continua l’Unità — punta a favorire quelle a lavori già in corso, come il terzo valico Brescia-Padova,  il tunnel del Brennero, quattro linee metropolitane (linea C di Roma, il passante ferroviario di Torino, la nuova tramvia di Firenze e la linea di Napoli). Nel testo vengono inserite anche la ferrovia Lucca-Pistoia e, a Roma, il ponte fra l’Eur e il collegamento autostradale per Fiumicino. Il testo prevede anche nuovi poteri del commissario straordinario (l’ex ad delle Fs Michele Elia) per sbloccare le opere ferroviarie Napoli-Bari e Catania-Messina, che dovranno essere anticipate al 2015 (e non al 2018). Nel pacchetto di norme destinate a incentivare gli investimenti in infrastrutture compare quella che abbassa la soglia per i crediti di imposta da 200 milioni a 50. Con il disegno di legge arriverà il nuovo codice per gli appalti orientato a standard europei.

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