I Proprietari Immobiliari chiedono che la cedolare secca sia applicata anche agli immobili non ad uso abitativo

 

Aula gremita in ogni ordine di posto — nella foto, l’avv. Gabriele Bruyere, presidente nazionale UPPI, l’on. Massimo Anderson, presidente nazionale FEDERPROPRIETA’-ARPE, l’avv. Silvio Rezzonico, presidente nazionale CONFAPPI, e l’on. Paolo Laffranco, componente commissione Finanze della Camera dei Deputati — per il convegno organizzato dal Coordinamento Unitario dei Proprietari Immobiliari composto da  ARPE-FEDERPROPRIETÀ, UPPI E CONFAPPI sul tema “Applicazione canoni concordati  cedolare secca anche alle locazioni ad uso diverso dall’abitazione”. E’ stato il presidente di ARPE-FEDERPROPRIETA’, on. Massimo Anderson, ad introdurre i lavori ed a spiegare per quale motivo le associazioni si siano poste il problema di allargare l’applicazione della cedolare secca anche ai contratti per gli immobili non ad uso abitativo. La convinzione è che tutto questo possa comportare aumenti nel settore del lavoro (si parla di 500-600 mila occupati in più), un incremento degli introiti anche da un punto di vista fiscale, non un gettito diminuito come alcuni prospettano. Bisogna anche tenere presente che negli ultimi 2 anni le tasse sulla casa sono aumentate di circa 1 miliardo e mezzo come certificato dalla stessa Corte dei Conti.

E’ poi intervenuto il presidente dell’UPPI, avv. Gabriele Bruyere, che ha confermato l’intenzione di non limitare la richiesta solo al commercio ma anche a quello che concerne i capannoni industriali e gli stessi appartamenti ad uso diverso da quello abitativo perché oggi è il momento di cambiare per dare respiro a queste attività.

Il presidente di CONFAPPI, avv. Silvio Rezzonico, ha evidenziato come soltanto un intervento in aiuto del commercio e del terziario debba essere considerato imprescindibile per lo sviluppo dell’Italia.

L’on. Paolo Laffranco, componente della  commissione Finanze della  Camera dei Deputati, ha preso l’impegno di presentare in commissione questo particolare tema, convinto che i parlamentari di tutti i partiti concordano nell’esigenza di una diminuzione del gettito. Analogo impegno hanno preso l’on. Enrico Zanetti, viceministro dell’Economia e delle Finanza, ed il sen. Mauro Maria Marino, presidente della commissione Finanze e Tesoro del Senato, con una lettera inviata agli organizzatori del convegno.

Infine si sono succeduti gli interventi dell’avv. Ladislao Kowalski e del dott. Jean Claude Mochet, rappresentanti dell’UPPI, dell’avv. Giovanni Bardanzellu e dell’avv. Francesco Granato in rappresentanza di Federproprietà. Nel corso del dibattito è stato evidenziato come l’Agenzia delle Entrate (in maniera anticostituzionale) non esiti a richiedere l’esborso fiscale anche per quei contratti in cui il locatore non riesce a percepire il canone.

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