Roma, una baraccopoli dove doveva passare il tram

Nel lungo corridoio di oltre due chilometri trasformato in una baraccopoli nel quartiere Vigne Nuove, a poca distanza dalla Salaria e a due passi da Val Melaina — scrive Il Messaggero — doveva passare un treno, per la precisione un tram. Ma così non è stato. Quest’area era stata al centro di un progetto di riqualificazione per giungere al sogno della Green Line creato da gruppo di giovani architetti “G124” di Renzo Piano e da associazioni impegnate nella rigenerazione degli spazi. L’obiettivo era quello di “riciclare” questo vuoto urbano creando un collegamento verde tra i quartieri. Oggi quel vuoto è stato riempito da incuria e abbandono.

La linea del tram sarebbe stata molto utile: avrebbe dovuto collegare i quartieri Serpentara, Talenti, Vigne Nuove, Fidene, Colle Salario. Non solo. Sarebbe dovuto passare per la Palmiro Togliatti e infine arrivare addirittura sulla Laurentina. E invece — denuncia Il Messaggero — non c’è il treno, nemmeno i binari, né la stazione ed è così da almeno diciotto anni. Lo raccontano i residenti che sotto le loro finestre hanno visto di tutto: montagne di spazzatura, baracche, rifiuti di ogni tipo. E lungo questo percorso decine e decine di accampati hanno costruito i loro alloggi. Hanno tirato su vere e proprie stanze divise da tende colorate, materassi, tavolini, sedie, cassettiere.

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