Quel pasticciaccio brutto del canone Rai in bolletta

Il nuovo Canone Rai si porta dietro una lunga serie di complicanze che potrebbero diventare più intricate ancora. Un assaggio di quel che è in arrivo a luglio — scrive La Stampa — quando ci sarà addebitato in bolletta il maxi versamento da 70 euro per le prime sette rate dell’abbonamento Tv, l’ha offerto il tanto atteso decreto Mise che è entrato in vigore nei giorni scorsi. Il testo potrebbe, infatti, cancellare a sorpresa le richieste di esonero presentate nei mesi passati da molti italiani che non hanno il televisore. Il decreto dice, infatti, che per la «dichiarazione di non detenzione» occorreva utilizzare esclusivamente il modello approvato dall’Agenzia delle Entrate il 24 marzo (e le successive modifiche). Quindi chi ha usato il modello vecchio potrebbe vedersi addebitare l’imposta a luglio. Questo nonostante l’Agenzia abbia sempre detto che andavano bene anche i moduli datati. Chi altro rischia brutte sorprese nella bolletta di luglio? Le casistiche sono davvero molte. Occorre immaginare che un’enorme quantità di dati, principalmente quelli sulla residenza di milioni di persone e sull’intestazione delle utenze elettriche di altrettanti milioni di persone, verranno compilati, incrociati e rimpallati da un ufficio all’altro del Paese. Cosa ne uscirà è la grande domanda. Il rischio di errori ovviamente non manca. Come non sono escluse sviste, disguidi o negligenze da parte dei contribuenti. Un caso a rischio, molto frequente, è quello di chi ha più utenze elettriche intestate. Questo perché magari ha una casa in Piemonte e una in Sicilia. Le banche dati riusciranno a riconoscere che l’utente piemontese e quello siciliano sono la stessa persona? Cosa succede se il Canone non viene addebitato in bolletta? E’ un’ipotesi non remota. Bisognerà chiarire che fare, e se pagare tutto in un’unica soluzione con il bollettino. E come si chiede il rimborso dei soldi pagati e non dovuti? Qui inizia un nuovo rebus. Il paradosso infatti — conclude La Stampa — è che il decreto pasticciato non ha stabilito come si potranno chiedere eventuali rimborsi. A fissare le regole sarà l’Agenzia delle Entrate che ha tempo al massimo fino al 3 di agosto per scrivere il provvedimento in materia. I consumatori vogliono accelerare i tempi: «Chiediamo che l’Agenzia emani al più presto il provvedimento di attuazione e possibilmente già prima della fine di giugno» dice Massimo Dona, segretario Unione Nazionale Consumatori.

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