Pattumiere di casa sudicie e maleodoranti? Non più col tritarifiuti

Estate, con il caldo e l’afa i cattivi odori dei rifiuti umidi diventano ancora più nauseabondi, con pattumiere sudicie dove prolificano colonie di batteri che con i loro odori attirano gli insetti. Nel 1927 John Hammes, un architetto dl Wisconsin, pensò a come sminuzzare i rifiuti organici — riporta il sito Tiscali — eliminandoli con l’acqua di scarico del lavandino: un’idea all’origine dei moderni dissipatori per rifiuti alimentari, più semplicemente, tritarifiuti. Diffusi, ormai, in molti Paesi, in commercio si trovano modelli per tutte le tasche, dai più semplici ai più sofisticati, sempre più silenziosi, con la riduzione dei rumori considerata un traguardo progettuale. Niente lame, niente chimica, solo un pulsante e il rifiuto viene triturato. I modelli più avanzati non temono i rifiuti filamentosi, come i filamenti di sedano e carciofi, facili ad attorcigliarsi, né ossa di pollo o coniglio. Il tritarifiuti è, ormai, considerato un vero e proprio elettrodomestico, in cucina collocato sotto il lavello collegato a un tubo di scarico con i rifiuti, trascinati dall’acqua, convogliati nel sistema fognario o nelle fosse biologiche. Una soluzione ecologica che consente, dove l’umido non viene differenziato, di alleggerire il carico della pattumiera; di eliminare direttamente in casa, se l’umido viene differenziato, il cestino per l’umido; di ridurre la massa di rifiuti destinati alle discariche evitando, così, la formazione di gas metano e la sua dispersione nell’atmosfera, nociva per l’ambiente.

portiercassa_portieri PORTIERCASSA RIMBORSA LA MALATTIA DEL PORTIERE E OFFRE

  • Rimborso Spese Mediche
  • Contributo per Coniuge e/o Figlio diversamente abile
  • Contributo Iscrizione1° Anno Università
  • Contributo Conseguimento Diploma Scuola Media Superiore
  • Contributo decesso del portiere
  • Contributo Nascita Figlio

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