Roma, l’emergenza passa dall’immondizia ai rifiuti ingombranti per strada

Roma è stata davvero ripulita come dice Beppe Grillo e come sostiene il Campidoglio? In gran parte sì. I cassonetti sono stati svuotati in quasi tutta la città, scrive Il Tempo. Ma se l’emergenza si è ridotta sensibilmente, allo stesso tempo se ne sta creando un’altra. Quella dei rifiuti ingombranti: divani, materassi, vecchi mobili abbandonati ovunque ai lati delle strade. Come testimoniano le foto scattate dal quotidiano, si possono trovare dalla Flaminia alla Tiburtina, dall’Aurelia fino alla Laurentina. Ovviamente, soprattutto in periferia. Gli addetti dell’Ama in servizio alle isole ecologiche lo dicono a chiare lettere: «Tenetevi tutto a casa, tornate a settembre». Il problema nasce dal fatto che questi materiali, per lo più legno metalli e inerti, vengono inviati agli impianti di riciclaggio del nord Italia che sono chiusi fino a fine mese. Inoltre, è fallita una ditta che raccoglie il legno, il servizio a domicilio è stato sospeso così come le isole ecologiche itineranti. Eppure, il Campidoglio continua ad emettere comunicati trionfalistici. Gli ultimi, in ordine di tempo, sono quelli dell’assessore al Bilancio Marcello Minenna: «Sulle attività di raccolta foglie e diserbo sono complessivamente attive 34 squadre al giorno suddivise in più turni: circa 2.200 km di strade sono state trattate con diserbo meccanizzato, 3.500 km con fitoregolazione e oltre 950 km di vie cittadine sono state sottoposte ad attività di raccolta fogliame. La task-force dedicata al servizio di raccolta dei rifiuti ingombranti abbandonati su strada è passata dalle 6 squadre di luglio alle 21 operative ora». A leggere questi numeri sembra quasi che Minenna sia già esperto di questo complesso mondo. Il suo report non finisce qui: «I rifiuti indifferenziati presso gli impianti Ama sono passati dalle circa 7 mila tonnellate registrate alla fine di luglio alle fosse completamente vuote attuali – scrive ancora l’assessore al Bilancio – E sono già iniziate attività extra di sanificazione ed igienizzazione. La progressiva regolarizzazione del funzionamento dei Tmb ha permesso la piena disponibilità dei mezzi nei turni di raccolta programmati e il conseguente, regolare svuotamento dei cassonetti stradali per la raccolta sia indifferenziata sia differenziata. Ciò, unito a un minor abbandono su sede stradale di rifiuti alla base delle postazioni, ha consentito di destinare più risorse alla pulizia, allo spazzamento e ai servizi mirati (raccolta foglie e diserbo, con priorità nelle strade prossime ai plessi scolastici, itinerari di spazzamento meccanizzato)». Un risultato scontato — conclude Il Tempo — dal momento che i romani sono in ferie e la città è praticamente mezza vuota. La paura è che a settembre torni il caos di luglio.

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