Genova, crollano i prezzi nelle zone “indesiderabili”

Il calo dei valori immobiliari a Genova continua, e in alcuni casi percentualmente si accentua, nonostante la progressiva ripresa del numero di compravendite. Una discesa a volte preoccupante: secondo l’elaborazione del Secolo XIX sui dati dell’Osservatorio Omi dell’Agenzia delle Entrate, ci sono zone che, nel primo semestre 2016, hanno visto i prezzi crollare anche tra il 10 e il 15% rispetto allo stesso periodo del 2015. Ma, a soffrire maggiormente, sono le zone più periferiche o problematiche: da via Fillak a via Fereggiano, ma anche Rivarolo, la parte bassa di Sampierdarena, le alture dei quartieri popolari (Molassana, Sestri Ponente, San Fruttuoso). Quella che va avanti è una involuzione che non si spiega soltanto con la crisi economica. È un fenomeno di “periferizzazione” che non si ferma. Nella città che conta sempre meno abitanti, e la cui economia va concentrandosi e riducendosi, il grande corpo della metropoli da un milione d’abitanti ipotizzata fino alla fine degli Anni ’70 sta diventando sempre più magro, a tratti scheletrico. «L’offerta di immobili è ancora enormemente superiore alla richiesta – spiega Fabrizio Segalerba, presidente regionale della Federazione agenti immobiliari professionali – questo continua a portare a una riduzione di prezzi ed è fisiologico. Ma alcune aree della città sono diventate semplicemente “indesiderabili”». Mancanza di infrastrutture, spopolamento, riduzione degli spazi sociali, carenza di lavoro stanno desertificando zone popolari che cinquant’anni fa erano il grande polmone umano della Superba. Altrove la situazione è diversa. E i cali di prezzo hanno una coerenza con il vero mercato immobiliare, dove domanda e offerta vanno verso quel punto di equilibrio che manca da almeno otto anni.

ebilcoba_2 COLF E BADANTI: EBILCOBA TI ASSISTE, TI RIMBORSA LA MALATTIA E TI TUTELA IN TUTTE LE VERTENZE DI LAVORO. SOTTOSCRIVI IL NUOVO CONTRATTO NAZIONALE DI LAVORO INSERENDO IL CODICE E1 NEI VERSAMENTI INPS

 

 

Articoli Correlati