Videosorveglianza: le parti comuni condominiali non possono equipararsi a “domicilio” o “privata dimora”
Secondo il Tribunale di Roma, sentenza n. 17025/2016, depositata il 16 settembre 2016, non può esservi alcun pregiudizio alla privacy dei condomini quando l’utilizzazione dell’impianto di videosorveglianza è richiesta dalla maggioranza dei condomini a seguito dei numerosi atti di vandalismo. Le parti comuni dell’edificio sono destinate all’uso di un numero indeterminato di soggetti. Le stesse, pertanto, ai fini della collocazione delle telecamere di videosorveglianza in condominio, non rientrano nei concetti di “domicilio” o “privata dimora“, nozioni (di cui all’art. 614 c.p., richiamato dall’art. 615-bis c.p. relativo al reato di interferenze illecite nella…
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