650 mila domande inevase di alloggi popolari

A Milano e in altri Comuni le amministrazioni pubblicano bandi con l’obiettivo di reperire alloggi privati che possano tamponare l’emergenza abitativa, mentre nella Capitale è in atto una vera e propria guerra tra poveri. Secondo l’associazione Federcasa sono circa 650mila in Italia le domande inevase di alloggi popolari inoltrate da famiglie a cui il Comune non può assegnare la casa anche se ne hanno diritto e rientrano nelle graduatorie municipali. Nel 2015, tra le grandi città, è Roma quella dove sono stati eseguiti più sfratti. Nella Capitale oggi si contano oltre 10mila famiglie in graduatoria. E se due anni fa, rispetto al 2014, ci sono state meno sentenze di sfratto ed è stato emesso un provvedimento ogni 399 famiglie (era uno ogni 333 l’anno precedente), è pur vero che sempre più inquilini si trovano nell’impossibilità di pagare l’affitto. Le cause di sfratto per morosità incolpevole sono all’incirca al 90 per cento. Un dato importante per capire la gravità del disagio abitativo nelle diverse regioni d’Italia è quello relativo agli sfratti, pubblicato annualmente dal ministero dell’Interno. Su 64.676 sfratti eseguiti nel 2015, oltre 57mila (quindi più dell’88%) sono dovuti a morosità. E, come sottolineato dall’osservatorio civico Open Polis, “il rapporto tra numero di provvedimenti di sfratto emessi e famiglie residenti nel territorio restituisce un’informazione sintetica su quante famiglie ogni anno si trovino, spesso per morosità, in condizione di immediata necessità di una sistemazione”.

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