La cedolare secca per gli affitti brevi riguarda 30 milioni di italiani

Trenta milioni di italiani sarebbero colpiti dalla cedolare secca che sta per entrare in vigore con la manovrina del governo Gentiloni: 1 italiano su 2 ha infatti dichiarato di aver già utilizzato o di voler utilizzare in futuro i servizi di home sharing, 1 su 4 lo preferisce ad alberghi e pensioni per le proprie vacanze, mentre il 30% ancora non conosce questa tipologia di soggiorno. E’ quanto emerge da una ricerca condotta dal Monitor Allianz Global Assistance in collaborazione con l`istituto di ricerca Nexplora sull’introduzione della cedolare del 21% sugli affitti di breve durata, secondo quanto riporta Italia Oggi. Un fenomeno fortemente legato alle diverse fasce d`età: hanno già usufruito del servizio o contano di farlo in futuro il 52% dei giovani compresi fra i 25 e i 34 anni, contro il 34% degli over 65. Tra gli aspetti più apprezzati di questo tipo di alloggio vi è sicuramente il fattore economico, indicato dal 75% degli intervistati, che considera gli alloggi con la formula home sharing più economici rispetto alle tradizionali strutture ricettive. Molti di essi optano però per la doppia preferenza, scegliendo anche la sensazione di familiarità casalinga (32%) e la comodità offerta da questo tipo di sistemazione (23%).

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