Imu, Tasi e Tari: le tre tasse sulla casa

Imu, Tari e Tasi: sono le tre tasse che gravano sulla casa. Insieme compongono la Iuc, l’Imposta Unica
Comunale. L’Imu (Imposta Municipale Unica) e’ nata nel 2012 per sostituire l’Ici (Imposta Comunale sugli Immobili) ed e’ dovuta dal possessore di immobili. La Tasi e’ il tributo per i servizi indivisibili (illuminazione, cura del verde, pulizia strade etc) ed e’ carico sia del possessore che dell’utilizzatore dell’immobile. La Tari, la tassa sui rifiuti, serve a
finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti ed e’ a carico dell’utilizzatore. Le abitazioni principali, dove si ha la residenza, sono escluse sia dall’Imu sia, dallo scorso anno, dalla Tasi, ad eccezione delle case di lusso (classificate nelle categorie catastali A1, A8 e A9). IMU: e’ applicata al possesso di fabbricati, aree fabricabili, terreni agricoli (esclusi i fabbricati rurali strumentali). L’imposta si calcola applicando alla base imponibile un’aliquota pari allo 0,76% che i Comuni possono aumentare o diminuire sino a 0,3 punti percentuali. Puo’ quindi oscillare da un minimo di 0,46% ad un massimo di 1,06%. Per le case di lusso l’aliquota e’ dello 0,4% e i Comuni possono aumentarla o diminuirla sino a 0,2 punti percentuali. Per gli anni 2016 e 2017 il Comune non puo’ stabilire aumenti. TASI: grava su fabbricati e aree edificabili, non sui terreni agricoli. Deve essere pagata da proprietari e inquilini. Con la legge di Stabilita’ 2016 le abitazioni principali (ma non quelle di lusso) sono state esentate. L’aliquota e’ pari all’1 per mille. I Comuni possono ridurla o azzerarla e introdurre specifiche agevolazioni. TARI: e’ dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titoli locali o aree scoperte che possano produrre rifiuti. Le tariffe sono determinate dal Consiglio comunale. Colpisce chi risiede nella casa, proprietario o inquilino.

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