Salute e comfort al primo posto nell’abitazione efficiente

 

Uno dei primi casi applicati, in Italia, sarà nelle colline di Peschiera del Garda, nelle nuove residenze del complesso Sweet Home, realizzate da Costruzioni Allegri e Tecnoalpe e che saranno pronte il prossimo autunno. Otto appartamenti in tutto, di varie metrature, in laterizio tradizionale, ma progettate in Bim. Che, oltre ad essere attente alla sostenibilità e certificate CasaClima e con il protocollo svizzero Minergie, applicheranno un sistema di controllo e monitoraggio sul comfort degli ambienti indoor. La rivoluzione — scrive Il Sole 24 Ore — è affidata a una serie di sensori che – installati nelle diverse stanze e in fase di gestione dell’edificio, cioè quando le residenze saranno abitate – avranno il compito di misurare, passo passo, la temperatura interna e il grado di umidità dei locali, la presenza di anidride carbonica, di Voc (composti organici volatili) e di polveri sottili. Piccole “spie” che, collegate a un sistema domotico, veglieranno sulla salubrità e potranno anche agire: cioè, a seconda delle necessità rilevate, aumentare la velocità della ventilazione meccanica, attivare filtri per la purificare l’aria o semplicemente segnalare agli inquilini quando occorre aprire una finestra. «Una tecnologia oggi alla portata di molte case, ma che rappresenta un enorme salto di qualità – spiega Leopoldo Busa, progettista, esperto di qualità dell’aria indoor e titolare di Biosafe, la realtà che ha progettato i sensori di Peschiera – L’attenzione di chi costruisce si deve spostare dall’involucro all’individuo. Perché non basta costruire case efficienti. Il traguardo da raggiungere è realizzare edifici dove chi vive o lavora, sta bene».

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