imu-tasi: ecco le città più care

Periodo di feste, ma anche periodo di tasse. Tant’e’ che, con il saldo dell’Imu-Tasi, si sono versati 10,2 miliardi di euro, su un conto complessivo di 20,3 miliardi di euro. “Il costo medio complessivo dell’Imu-Tasi su una seconda casa ubicata in un capoluogo di provincia – spiega Guglielmo Loy, segretario confederale Uil – e’ di 1.070 euro medi (535 euro da versare con la rata di dicembre), con punte di oltre 2.000 euro nelle grandi citta’”.  Nel rapporto Imu-Tasi 2017 elaborato dal servizio politiche territoriali della Uil emerge che il costo maggiore in valore assoluto per una seconda casa a disposizione si registra a Roma con 2.064 euro medi; a Milano 2.040 euro medi; a Bologna 2.038 euro; a Genova 1.775 euro e a Torino 1.745 euro. Valori piu’ “contenuti”, invece, ad Asti con un costo medio di 580 euro; a Gorizia con 582 euro; a Catanzaro con 659 euro; a Crotone con 672 euro e a Sondrio con 674 euro. Il rapporto della Uil evidenzia che sono 18 le citta’ che confermano l’addizionale della Tasi sugli altri immobili, per cui in questi Comuni le aliquote superano quella massima dell’Imu (10,6 per mille). In particolare, Roma, Milano, Ascoli, Brescia, Brindisi, Modena, Potenza, Rieti, Savona, Verona hanno scelto l’aliquota dell’11,4 per mille; Macerata l’11,3 per mille; Terni e Siena l’11,2 per mille; Lecce e Massa l’11 per mille; Agrigento il 10,9 per mille e Caltanissetta il 10,7 per mille.

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