Bonus verde per i condomìni: cosa sapere per evitare il mancato riconoscimento

Il Movimento dei Consumatori ha stilato un vademecum per l’utilizzo del bonus verde per i condomìni in modo da chiarire per punti quali interventi vi rientrano ed evitare situazioni spiacevoli di mancato riconoscimento della detrazione. Visto che si tratta di una novità che sta suscitando molto interesse, ma che sta anche dando adito a disinformazione — scrive il sito Investireoggi.it — è bene fare chiarezza. Il Mdc ha spiegato che la possibilità di recuperare i costi sostenuti fino a 5 mila euro per il verde condominiale (comprensivo di pertinenza), ovvero un importo massimo detraibile di 1800 euro, è esclusa per unità immobiliari adibite a uffici, ristoranti, capannoni, etc. La Legge di Bilancio 2018, infatti, parla espressamente di detrazione Irpef al 36% per unità immobiliari ad uso abitativo. Il Movimento dei Consumatori, in merito al bonus verde per condomini, ha altresì precisato che la detrazione Irpef sulle parti comuni esterne riguarda i singoli proprietari in proporzione alla quota versata ed entro il termine di presentazione del 730/2019 o del modello Redditi 2019. Un caso particolare riguarda la vendita successiva all’intervento che dà diritto al bonus verde “se il giardino sul quale sono realizzati gli interventi viene venduto, la detrazione non utilizzata in tutto o in parte verrà trasferita automaticamente, per i rimanenti periodi di imposta, all’acquirente persona fisica, salvo diverso accordo tra le parti. In caso di decesso, il beneficio fiscale si trasmetterà, per intero, esclusivamente all’erede detentore materiale e diretto del bene”.

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