Case popolari, a Parma chi non rispetta le regole perde l’assegnazione

Si chiama Patto condiviso di convivenza, entrerà i vigore da febbraio e si propone di migliorare il modus vivendi negli alloggi Acer.  L’obiettivo, spiega Acer, è “promuovere la sicurezza e il mantenimento della qualità degli spazi, incentivare una maggiore coesione sociale e di vicinato, sviluppare la cultura civica all’interno degli edifici di edilizia popolare gestiti in città e provincia”. In che modo? Da febbario in avanti, e in modo non retroattivo — scrive la Repubblica — i nuclei familiari, oltre a essere accompagnati dal personale Acer negli appartamenti per verificarne le condizioni, essere guidati con la consegna delle chiavi e con il kit utente alla presa di consapevolezza delle informazioni utili e di tutte le dotazioni per l’utilizzo di alloggio e parti comuni condominiali, riceveranno anche una serie di indicazioni vincolanti da rispettare, pena la decadenza dell’assegnazione, affinché le case vengano utilizzate con le attenzioni dovute.Ovvero la pulizia, la cura delle aree verdi e dei cortili, la collaborazione alla crescita dei rapporti di buon vicinato con il rispetto degli orari di riposo e di silenzio, il partecipare alle iniziative che hanno come finalità la conoscenza e l’aiuto reciproco all’interno della palazzina. Queste alcune regole contenute nel nuovo Patto condiviso di convivenza, un accordo volontario tra le parti che “non sostituisce ma integra il normale contratto di locazione e vuole promuovere modalità di convivenza per raggiungere un maggior benessere collettivo” nel principio dell’azienda “Una Casa non è solo 4 mura”. Tutto nero su bianco nell’aggiunta ai contratti di locazione che a partire dal prossimo febbraio verrà sottoscritta dalle famiglie assegnatarie di un nuovo alloggio.

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