Compravendite immobiliari subordinate a condizioni

E’ consigliabile inserire una clausola risolutiva espressa nel preliminare di compravendita per consentire al notaio depositario di non versare il prezzo al venditore in caso di presenza di gravami pregiudizievoli sull’immobile. Questo uno degli aspetti — sottolinea Italia Oggi — che emerge dal recente studio n. 418/2017-C con cui il Consiglio nazionale del notariato ha preso in esame alcuni aspetti particolari del nuovo strumento di deposito del prezzo della compravendita sul conto corrente dedicato del notaio rogante, come ridisegnato dal legislatore con la legge annuale sulla concorrenza n. 124/2017, disciplina in vigore dal 29 agosto dello scorso anno. A cosa serve il deposito del prezzo? Chi compra un immobile si vede esposto al rischio che, tra la data del rogito dinanzi al notaio e quella della sua trascrizione nei registri immobiliari, venga pubblicato un gravame inaspettato a carico del venditore: un’ipoteca, un sequestro, un pignoramento, una domanda giudiziale, ecc. È stato quindi previsto che, qualora ciò sia richiesto da almeno una delle parti del contratto, il notaio sia obbligato a tenere in deposito presso di sé il saldo del prezzo messo a disposizione dall’acquirente e destinato al venditore, fino a quando non sia stato eseguito il prescritto adempimento pubblicitario presso i registri immobiliari, con il quale si acquisisce la certezza che l’acquisto si è perfezionato senza subire gravami.

 COLF E BADANTI: EBILCOBA TI ASSISTE, TI RIMBORSA LA MALATTIA E TI TUTELA IN TUTTE LE VERTENZE DI LAVORO. SOTTOSCRIVI IL NUOVO CONTRATTO NAZIONALE DI LAVORO INSERENDO IL CODICE E1 NEI VERSAMENTI INPS

Articoli Correlati