Roma, caldaie senza controlli. Federproprietà sollecita l’immediato ravvio del servizio
Caldaie a rischio sicurezza nella Capitale: la società che dovrebbe verificare, a campione, la sicurezza degli impianti termici presenti nelle case manca da gennaio 2015, da quando cioè è scaduto il precedente affidamento e non si è più proceduto all’individuazione del nuovo. O, meglio, il bando per colmare questo vuoto è stato pubblicato a dicembre 2016, ma la Commissione aggiudicatrice non ha ancora concluso l’esame delle offerte e non è arrivata neanche all’attribuzione provvisoria della concessione. L’allarme arriva dalla Cna di Roma (come scrive Il Tempo), che parla di un rischio concreto per la salute dei cittadini in quanto le caldaie installate, da ormai tre anni, mancano del bollino che certifica l’avvenuto controllo sul corretto funzionamento. Per inquadrare la dimensione del fenomeno basta considerare che a Roma il totale degli impianti centralizzati risulta essere di circa 26.200, pari a 8.566 MW, mentre gli impianti termici “autonomi” censiti sul territorio romano ammontano a circa 632 mila con una potenza installata stimata di circa 6 mila MW. Federproprietà, in una nota, si dice preoccupata per questo ritardo ingiustificato e sollecita una rapida soluzione. “Una caldaia efficiente con una manutenzione regolare — sottolinea il presidente Massimo Anderson — garantisce la sicurezza domestica contro i rischi di asfissia, incendio ed esplosione, oltre al rispetto dell’ambiente. Occorre procedere in tempi strettissimi al ravvio del servizio e al rispetto della normativa”.
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