La Cassazione: Il Viminale non può rimandare lo sgombero delle case occupate. Anderson: ora tocca alle forze dell’ordine
Gli immobili occupati abusivamente, appena la Procura ne ordina lo sgombero, devono essere subito liberati dalle forze dell’ordine. Lo dice la Cassazione, sottolineando che il ministero dell’Interno non può compiere scelte “attendiste” perché garantirebbe “non l’ordine, ma il disordine pubblico”. “Bene — commenta Massimo Anderson, presidente di Federproprietà — Ora ci aspettiamo che le forze dell’ordine procedano tempestivamente nello sgombero degli immobili occupati abusivamente e ristabiliscano quindi il sacrosanto diritto alla proprietà”. I supremi giudici hanno dato ragione ai proprietari di 50 appartamenti occupati a Firenze di cui il Viminale, per 6 anni, ne rimandò lo sgombero. Tra il dicembre 1993 e il maggio 1994 i due stabili vennero occupati da attivisti del Movimento per la Casa. Nonostante la Procura fiorentina in breve avesse dato l’ordine di sgombero, il prefetto e il questore rinviarono per sei anni l’intervento “per evitare disordini e tutelare l’ordine pubblico”. Le procedure ora potrebbero essere velocizzate e la pena per ulteriori ritardi potrebbe portare a dei risarcimenti per i legittimi proprietari degli immobili proprio da parte del ministero dell’Interno. “La politica di welfare per garantire il diritto ad una casa non può compiersi a spese dei privati cittadini, i quali già sostengono un non lieve carico tributario, specie sugli immobili, per alimentare, attraverso la fiscalità generale, la spesa per lo stato sociale”, sottolinea la Cassazione con la sentenza che accoglie il ricorso delle due società titolari.
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