Riscaldamento: i consigli per risparmiare senza rinunciare al caldo

Nel bel mezzo della stagione fredda molte famiglie sono alle prese con i problemi del riscaldamento: quante ore tenere accesi i caloriferi? E come evitare una stangata in bolletta o nei conguagli condominiali?  Alcune semplici regole per diminuire la spesa per il riscaldamento — scrive Il Secolo d’Italia — sono state definite dall’Unione nazionale consumatori, per la quale il problema dello spreco di energia per i caloriferi nasce dal modo in cui sono costruite le case italiane: “Consumano troppa energia per il riscaldamento perché sono state edificate senza tenere in considerazione l’efficienza energetica: in media si consuma tra i 140 e i 170 kwh/m2/anno”. Che fare allora? Anche nelle case esistenti si possono ridurre gli attuali consumi, utilizzando le tecnologie e i nuovi materiali disponibili, insieme a un’attenta gestione dell’impianto di riscaldamento. Realizzare interventi di riqualificazione energetica degli edifici è conveniente poiché il 65% dei costi sostenuti può essere detratto dall’Irpef. Si ricorda, infine, che è comunque consigliabile far effettuare da un professionista indipendente un’analisi energetica dettagliata dell’edificio, prima di decidere gli interventi da fare e di affidare l’incarico all’impresa che dovrà eseguire i lavori. La temperatura ideale da tenere in casa varia tra i 19 e i 20 gradi. Anche se ci sono bambini, ciò che conta è che l’appartamento non sia freddo: superare i 24 gradi non è l’ideale per un bambino, anzi, al contrario, può essere pericoloso per la sua salute. Un solo grado in più fa aumentare i consumi dell’8%. Se il riscaldamento è autonomo, di notte la caldaia va spenta e programmata per la riaccensione un paio d’ore prima della sveglia mattutina. Controllare costantemente la caldaia è fondamentale per risparmiare sul riscaldamento e per ridurre le emissioni inquinanti. Le caldaie a condensazione sono più efficienti di quelle tradizionali, perché recuperano il calore disperso nel camino e lo riutilizzano nel riscaldamento. Il loro costo è superiore del 30-40% ai modelli tradizionali, ma la spesa viene ammortizzata nel giro di pochissimo tempo in quando rendono almeno il 20-30% in più. Da due anni è obbligatoria la valvola per spegnere e accendere i radiatori: la valvola si chiude mano a mano che la temperatura della stanza si avvicina a quella desiderata, dirottando l’acqua calda verso gli altri radiatori ancora aperti. Impostando temperature differenziate nelle varie stanze, si ottiene una corretta gestione del comfort secondo le diverse necessità degli abitanti della casa.

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