I Mutui al 100%

La situazione più comune, quando ci si rivolge a un istituto di credito per stipulare un mutuo finalizzato all’acquisto della prima casa, è quella che prevede il pagamento immediato di un anticipo pari a una certa percentuale dell’importo. Il finanziamento vero e proprio riguarda il resto, al netto delle spese ulteriori. Il più delle volte, la percentuale più alta che viene concessa in finanziamento è pari all’80% (altre volte al 70%). Discorso analogo vale per le spese di ristrutturazione. Nei  cosiddetti mutui al 100%, invece, il finanziamento concesso dalla banca copre l’intero presso della casa o dell’immobile. Si tratta pertanto di una forma molto più rara, e che a norma di legge obbliga la banca a richiedere una polizza fideiussoria: secondo la legislazione italiana, infatti, bisogna presentare garanzie ulteriori a copertura della percentuale che supera la soglia limite dell’80%. In altre parole, se non si ha un terzo garante, un altro immobile o dei beni di valore su cui la banca possa rifarsi nel caso noi non fossimo più nella condizione di pagare la rate, non è possibile accedere a questo genere di mutuo. Secondo la Delibera del Comitato Interministeriale per il Credito ed il Risparmio (CICR) del 22 aprile 1995, infatti, «l’ammontare massimo dei finanziamenti di credito fondiario è pari all’80% del valore dei beni ipotecati o del costo delle opere da eseguire sugli stessi. Tale percentuale può essere elevata fino al 100% qualora vengano prestate garanzie integrative, rappresentate da fideiussioni bancarie e assicurative, polizze di compagnie di assicurazione, cessioni di annualità o contributi a carico dello Stato o di enti pubblici, fondi di garanzia e da altre idonee garanzie, secondo i criteri previsti dalla Banca d’Italia».

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