A Roma le compravendite calano dello 0,5% anche per l’incertezza sul decreto “salva Capitale”

L’incertezza sulle politiche che caratterizzeranno il funzionamento di Roma Capitale con lo scontro in atto tra Lega e M5S sul decreto “salva Roma” sembra influire anche sul mercato immobiliare. Nel 2019 il mercato immobiliare del Lazio è partito con due trend differenti: secondo l’Osservatorio del sito Immobiliare, infatti i prezzi degli immobili in vendita, seppur prossimi alla stabilità, registrano una variazione ancora in calo dello 0,5% mentre appaiono in recupero i valori delle locazioni. Per comprare casa in regione la spesa media registrata a marzo 2019 è stata di 2.630 euro al metro quadro, ma le cifre sono diverse se si guarda ai singoli mercati delle cinque città. Roma non segue ancora il trend in risalita tipico delle metropoli, e i prezzi nei primi tre mesi dell’anno hanno subito una riduzione dello 0,5%. Nelle altre città i prezzi restano sempre al di sotto della soglia dei 2.000 euro/mq e tutte sono accomunate da una chiusura trimestrale al ribasso. Di segno opposto l’andamento dei canoni di locazioni richiesti. A eccezione di Rieti, dove i prezzi medi sono scesi ancora dell’1,4%, tutte gli altri capoluoghi di provincia sono interessati da un trend al rialzo. Nel primo trimestre del 2019 il record di crescita nel Lazio spetta a Frosinone, dove i canoni sono cresciuti del 7,2% rispetto a dicembre; nonostante l’aumento rimane la seconda città meno cara, con una media di circa 6 euro al metro quadro. In tre mesi gli affitti a Latina sono rincarati del 2,8%, raggiungendo i 7,83 euro/mq. Segna +1,2% Viterbo e un timido +0,4% Roma.

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