Mercato immobiliare: dagli immigrati 100 miliardi in 12 anni

Negli ultimi 12 anni gli immigrati hanno acquistato 860mila case in Italia per un valore complessivo di 100 miliardi di euro. Un trend in crescita che nei prossimi 10 anni, secondo le stime, è destinato a raggiungere il milione di abitazioni. A dirlo è il quindicesimo Rapporto “Immigrati e casa: un mercato in crescita” realizzato da Scenari Immobiliari. Dallo studio emerge che il 21,5% degli immigrati abita in una casa di proprietà e nel 2019 vi è stato un incremento delle compravendite del 13,7% rispetto al 2018, per un ammontare complessivo di 58mila scambi a chiusura d’anno e un fatturato stimato a fine 2019 pari a 5 miliardi di euro (+11,1%). Un mercato che, quest’anno, ha rappresentato circa il 9% del totale delle compravendite immobiliari ma che risulta decisivo per questo settore. La domanda degli immigrati si concentra, infatti, su case di bassa qualità, mediamente grandi e in aree di valore medio-basso, comprese in una forbice di prezzo tra i 70mila a 130mila euro. Proprio quelle che costituiscono la zavorra e la zona più affollata del mercato immobiliare. A livello geografico al nord è localizzato il 74% degli acquisti (in testa la Lombardia, che ricopre un quinto del mercato), al centro il 22%, mentre soltanto il 4% è localizzato al sud e nelle isole. Le dieci province dove si concentra il maggior numero di acquisti da parte di immigrati – evidenzia il Rapporto – sono: Milano, Roma, Bari, Torino, Prato, Brescia, Cremona, Vicenza, Ragusa, Modena e Treviso. Per quanto riguarda la provenienza degli acquirenti, si evidenziano tre grandi gruppi: Est-Europa (59,2%), Cina (12,7%) e India e Paesi limitrofi (12,5%).

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