federproprietà: semplificare in un solo testo la disciplina della imposizione immobiliare diretta locale

Nel testo presentato da FEDERPROPPRIETA’ all’audizione dell’11 luglio scorso dinanzi alla sesta commissione Finanze della Camera, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla proposta di legge riguardante l’“Istituzione dell’Imposta Municipale sugli Immobili” (nuova Imu) si fa cenno a quanto incidono le tasse su questi fenomeni sociali. Al riguardo FEDERPROPRIETÀ ha elaborato, grazie agli studi dell’urbanista prof. Pietro Samperi, tra gli autori del Piano regolatore generale di Roma, alcune proposte per riallacciare il rapporto tra centri urbani e periferie. “La riqualificazione urbana e la tutela ambientale potrebbero costituire la base di un processo di miglioramento del patrimonio edilizio obsoleto (gran parte delle abitazioni in Italia hanno più di 40 anni di vita). Quando poi si parla di Imu e Tasi va osservato che le due imposte gravano principalmente sulle abitazioni (cosiddette seconde case) spesso ricevute in eredità da genitori che abitavano nei piccoli Comuni. I nuovi proprietari si trovano un patrimonio deprezzato dalla crisi, impossibilitati a vendere per il basso valore di mercato, oberati da Imu, Tasi, Tari, bollette per la luce compreso il canone tv, per il gas e l’acqua”. E’ apprezzabile, secondo FEDERPROPRIETÀ, l’intenzione parlamentare di giungere, come prima tappa, al superamento dell’attuale babele di regole comunali diverse. “Una selva di norme e aliquote che creano confusione e disparità di trattamento. Lo scenario attuale comporta maggiorazione di costi per i proprietari di case, un proliferare di delibere comunali con un costo di gestione nei piccoli Comuni che spesso supera il relativo gettito e diversi tempi di pagamento. E’ un’analisi più volte sottolineata da FEDERPROPRIETA’ che in vari documenti ha rilevato la necessità di “semplificare e ricondurre a un unico testo normativo la disciplina della imposizione immobiliare diretta locale”.

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