Mancati sgomberi: il Viminale deve risarcire oltre 50 milioni per due immobili

C’è il costo sociale, attuale e futuro, della bomba «emergenza casa» perennemente innescata che ogni sgombero fa detonare imponendo dunque cautela. E c’è però anche il costo economico di quanto le occupazioni abusive gravino per oltre 50 milioni sulle casse dello Stato, che chiede tempi più rapidi di intervento. Già in due occasioni — ricorda il Corriere.it — il Tribunale civile ha infatti sancito che il Viminale è responsabile, anche sul piano finanziario, della mancata esecuzione dei decreti di sgombero. Per l’immobile in viale del Caravaggio, a Tor Marancia, periferia di Roma, con sentenza n.21347 del 2017 il ministero dell’Interno è stato condannato a un risarcimento di oltre 260 mila euro mensili fino a quando la struttura non sarà rimessa nella disponibilità dei legittimi proprietari. In totale, 23 milioni. I giudici sono arrivati a questa cifra sulla base di una consulenza tecnica che ha tenuto conto della ampiezza degli spazi occupati, li ha catalogato per tipologia, ne ha calcolato il valore sulle caratteristiche della struttura e della zona (impossibile determinare lo stato di conservazione per l’inaccessibilità dei luoghi), rapportando tutto al potenziale guadagno di una locazione sui valori di mercato. Si arriva così a 266 mila 672,76 euro mensili. Aggiungendo gli interessi ricalcolati di volta in volta (ad oggi siamo a 60 mesi di occupazione a far data dal decreto di sgombero dell’agosto 2014, anche se la prima denuncia è di un anno prima), nel 2018 è stato disposto il pignoramento di 23 milioni dai fondi del Viminale. E questo pur con la rinuncia ai danni materiali da parte dei proprietari, cioé intervenendo solo sul «lucro cessante» per l’impossibilità di far fruttare l’immobile. Come detto — continua il Corriere.it — non è l’unico caso. Sulla stessa falsariga si è pronunciato il Tribunale civile in relazione alla ex fabbrica Fiorucci a Tor Sapienza. La «mancata prevenzione dell’occupazione» e la successiva «mancata repressione» della stessa sono responsabilità imputabili allo Stato italiano e al ministero dell’Interno, scriveva il giudice nel luglio dello scorso anno : il Viminale veniva condannato in quella occasione al risarcimento di 28 milioni al privato (il costruttore Salini) che non ha potuto usufruire dello stabile acquistato oramai 10 anni fa. Parliamo in questo caso di un’area di oltre 19 mila metri quadrati, adibiti oggi a gallerie d’arte a cielo aperto, ma anche ad alloggio di fortuna per decine di famiglie di italiani e immigrati senza una casa.

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