Rifiuti a Roma: rischio commissario all’Ama e Possibile ingresso di Acea

La situazione attuale di Ama, la municipalizzata dei rifiuti di Roma “desta moltissima preoccupazione, anche a seguito delle dimissioni del nuovo Cda e dalle incertezze che ne derivano”. E’ a tinte fosche la fotografia della municipalizzata dei rifiuti di Roma scattata nella relazione conclusiva all’indagine conoscitiva della commissione rifiuti del Lazio, inviata a maggioranza all’Aula. Un’analisi impietosa, a maggior ragione perché firmata dal presidente pentastellato della commissione, Marco Cacciatore. “Risulta invivibile la quotidianità di alcuni quartieri nonostante la Capitale continui a gravare sui territori limitrofi per il trattamento”, fino a “far credibilmente paventare l’istituzione del commissariamento”, si legge nel documento. I riflettori sono da tempo accesi sull’Ama, per la mancata approvazione del bilancio 2017 a causa di un contenzioso tra l’azienda e il Campidoglio. Una situazione che ha portato all’addio di ben due Cda e di un assessore. Nel documento si paventa la possibilità dell’acquisizione da parte di Acea (la ricca multiutility posseduta per il 51% dal Comune e per la restante parte da privati) di parte dei servizi erogati da Ama: “Tutte le parti hanno tranquillizzato sul fatto che Ama resterà pubblica, non siamo in grado di escludere che tale soluzione non possa coincidere con una sua acquisizione da parte di Acea”. Ma la smentita del Campidoglio è repentina: “Nessuna ipotesi di vendita di Ama ad Acea. Lo ha già ribadito più volte la sindaca Raggi pubblicamente. E’ una ipotesi che non è mai stata presa inconsiderazione”, afferma Valeria Allegro delegata ai rifiuti di Roma Capitale.

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