Case sulla neve: cresce la domanda, calano i prezzi

L’appeal della neve cresce. I prezzi no. Aumenta l’interesse degli italiani per le case in montagna. A novembre 2018 — scrive Il Sole 24 Ore — le richieste sono risultate in crescita del 4% (rispetto allo stesso mese del 2018), ma i prezzi – sempre rilevati nello stesso periodo – restano in lieve calo (-1 per cento). Sono i dati dell’Ufficio Studi di Idealista, secondo il quale il segmento delle seconde case in montagna segna ancora un trend negativo sul fronte dei prezzi. Tuttavia, si intravedono segnali positivi a partire da alcune località top come Courmayeur (15,7%), Pinzolo (10,9%) e Livigno (9,2%) che hanno segnato gli incrementi maggiori del periodo. Sulle 37 località dell’arco alpino i prezzi massimi si toccano a Cortina (8.897 euro/m2), anche se la località che ospiterà le Olimpiadi invernali del 2026 segna un calo del 9,9% rispetto al 2018; seguita da Ortisei, in Valgardena, con 6.598 euro al metro quadro, e Courmayeur a 6.050 euro. Con prezzi sopra la media dei 5mila euro al metro quadro troviamo Livigno e Pret Saint Didier rispettivamente con 5.031 euro e 5.018 euro al metro quadro. Restano elitari i prezzi nelle località “classiche” dello sci come Pinzolo (4.501 euro/m2), Canazei (4.343 euro/m2), La Thuile (4.224 euro/m2) e Bormio (4.192 euro/m2). Nalla fascia medio-alta del mercato si collocano anche San Vito di Cadore (3.747 euro/m2), Gressoney la Trinité (3.475 euro/m2), Moena (3.470 euro/m2), Madesimo (3.340 euro/m2), Ponte di Legno (3.135 euro/m2), e Sestriere (3.133 euro/m2).

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