FEDERPROPRIETA’: NIENTE TASSE AI NEGOZI PER DUE ANNI

Il voto del Senato con fiducia della Manovra di bilancio non ha consentito alcun cambio di orientamento del governo in merito alla mancata proroga del 21% della cedolare secca sugli affitti dei negozi. “Un grave errore e una scelta irresponsabile — osserva il presidente di Federproprietà, Massimo Anderson, anche a nome del Coordinamento Unitario dei Proprietari Immobiliari (FEDERPROPRIETÀ, UPPI, CONFAPPI, MOVIMENTO IN DIFESA DELLA CASA) — per motivi che si riallacciano all’introduzione un anno fa del provvedimento per intervenire sulla crisi dei locali commerciali”. Le categorie sono allarmate, temono per il prossimo anno la chiusura di mille negozi solo a Roma, determinando un calo dell’occupazione (soprattutto dei giovani che ottengono contratti a termine) e pericoli alla sicurezza per le luci spente delle vetrine. Proponiamo allora al governo — continua l’on. Anderson — un provvedimento di defiscalizzazione temporanea delle tasse per due anni “dal momento che i proprietari dei locali commerciali sono già assoggettati all’Irpef, all’addizionale regionale Irpef, all’addizionale comunale Irpef e all’imposta di registro, a cui si deve aggiungere la patrimoniale IMU-TASI che colpisce tutto il settore immobiliare per oltre 21 miliardi. Appare strano per non dire altro — conclude Anderson anche a nome del Coordinamento — che la chiusura nei confronti dei proprietari di negozi avvenga proprio nei giorni in cui il governo vara un decreto legge con un assegno di 900 milioni per il salvataggio della Banca Popolare di Bari, la cui crisi è dipesa da prestiti facili, irregolari e da cattiva gestione. Senza contare che per i fallimenti bancari e finanziari, che hanno coinvolto un milione e trecentomila risparmiatori italiani dal 2000, lo Stato è intervenuto per oltre 15 miliardi di euro. Nazionalizzare come avvenuto con il Monte dei Paschi di Siena e ora con la Popolare di Bari non ha senso: si ingannano solo i risparmiatori ”.

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