Videosorveglianza: le parti comuni condominiali non possono equipararsi a “domicilio” o “privata dimora”

Secondo il Tribunale di Roma, sentenza n. 17025/2016, depositata il 16 settembre 2016, non può esservi alcun pregiudizio alla privacy dei condomini quando l’utilizzazione dell’impianto di videosorveglianza è richiesta dalla maggioranza dei condomini a seguito dei numerosi atti di vandalismo. Le parti comuni dell’edificio sono destinate all’uso di un numero indeterminato di soggetti. Le stesse, pertanto, ai fini della collocazione delle telecamere di videosorveglianza in condominio, non rientrano nei concetti di “domicilio” o “privata dimora“, nozioni (di cui all’art. 614 c.p., richiamato dall’art. 615-bis c.p. relativo al reato di interferenze illecite nella…

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I canoni di locazione ad uso commerciale non percepiti non vanno dichiarati

Secondo la Commissione  Tributaria provinciale di  Frosinone sez IV (sentenza 10,06.2015 n.513), se i canoni di locazione non sono stati percepiti, nel momento in cui sia intervenuto un procedimento di convalida di sfratto oppure una qualsiasi causa di risoluzione del contratto prima della scadenza del termine di presentazione della dichiarazione di redditi, il locatore non è tenuto a dichiararli. Una contribuente aveva  proposto ricorso dinanzi alla Commissione tributaria provinciale contestando l’avviso di accertamento emesso dall’Agenzia delle Entrate che accertava , per l’anno finanziario 2009, un reddito imponibile superiore a ventimila euro desunto dal contratto di locazione concluso nel 2008. Secondo l’Agenzia delle Entrate,  la…

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Il condòmino, che versa disinfettante in cortile per allontanare animali, commette reato

Secondo la Corte di Cassazione Penale (sentenza n.46149 del 3 novembre 2016) si configura il getto pericoloso di cose a carico dell’imputato che sparge la creolina per coprire l’odore degli escrementi felini. “In un condominio è responsabile di getto pericoloso di cose il condomino che, infastidito dall’odore degli escrementi dei gatti del vicino, butta nel cortile creolina in quantità, provocando problemi di salute dei vicini”. Con sentenza il Tribunale di Asti aveva condannato un condomino alla pena di duecento euro di ammenda in relazione alla contravvenzione di cui all’art. 674 c.p. per aver,…

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Staccare di continuo la corrente elettrica al vicino integra il reato di stalking

La sesta sezione penale della Cassazione con la sentenza del 09.09.2016  n. 43083/2016 ha confermatola condanna a un anno e 8 mesi di reclusione inflitta dalla Corte d’Appello di Torino nei confronti di un uomo ritenuto colpevole del reato di cui all’art. 612-bis c.p.  per aver minacciato e molestato continuamente due condomini vicini, causando in loro un perdurante stato d’ansia. Le provocazioni consistevano in continui e repentini distacchi della corrente elettrica in qualsiasi ora del giorno. In particolare, l’uomo oltre alle condotte costituenti di per sé reato (come minacce e molestie) arrecava continuamente disturbo ai…

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Condominio: sì alla divisione di un immobile nel rispetto degli altri condòmini

Secondo la Cassazione Civile, sez. II, sentenza 24/06/2016 n° 13184, il proprietario esclusivo di un immobile può effettuare la suddivisione dello stesso in due unità, se non vi è prova che ciò possa danneggiare gli altri condomini. Nella vicenda in esame una condomina aveva proposto ricorso in Cassazione avverso la sentenza della Corte d’Appello che aveva dichiarato illegittima la suddivisione dell’appartamento in due unità immobiliari, effettuata dalla ricorrente. I giudici hanno accolto il ricorso, non condividendo la pronuncia   di merito, che faceva  riferimento ad eventuali, e più intense utilizzazioni dei servizi e della…

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Per la revisione della tabella millesimale deve essere accertato un errore essenziale

Secondo Corte di Cassazione, II Sez. Civ., sentenza n. 19797 del 04-10-2016, per la revisione delle tabelle millesimali occorre che siano accertati errori essenziali nel calcolo del valore dei singoli appartamenti, errori sia di fatto (che attengono per esempio all’altezza  all’estensione, etc.) che di diritto (per esempio considerare nell’accertamento le circostanza irrilevanti a norma dell’ultimo comma dell’art 68 disp. att. cod. civ.). Non possono essere considerati essenziali gli errori determinati dall’applicazione di criteri soggettivi nella valutazione dei singoli elementi necessari per la stima: sotto tale aspetto l’errore di valutazione non può…

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Legittimo vietare la sosta con paletti e fioriere nello spazio antistante lo stabile

Secondo Corte di Cassazione, VI Sez. Civ., sentenza n. 18187 del 16-09-2016, la delibera con cui il condominio vieta la sosta nell’area antistante il fabbricato mediante apposizione di paletti e fiorire è legittima in quanto essa tende a regolamentare l’uso della cosa comune ai sensi dell’art. 1102 del codice civile senza capacità di alterarne la funzione o la destinazione sicché non dà luogo ad innovazioni ai sensi dell’art. 1120 del codice civile da approvare a maggioranza qualificata.    

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Mansarda condominiale: incorporazione arbitraria e poteri dell’amministratore

Secondo la Cassazione civile le azioni reali da esperirsi contro i singoli condomini (o contro terzi) e dirette ad ottenere statuizioni relative alla titolarità, al contenuto o alla tutela dei diritti reali dei condomini su cose o parti dell’edificio condominiale che esulino dal novero degli atti meramente conservativi (al cui compimento l’amministratore è autonomamente legittimato ex art. 1130 n. 4 cod. civ.), possono essere esperite dall’amministratore solo previa autorizzazione dell’assemblea, ex art. 1131, primo comma, cod. civ., adottata con la maggioranza qualificata di cui all’art. 1136 dello stesso codice (Cass.,…

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L’amministratore di condominio che versa sul proprio conto i soldi comuni commette reato di appropriazione indebita

La Corte di Cassazione Penale con la sentenza n.33547 del primo agosto 2016 in merito alla sottrazione di somme dal conto corrente condominiale ha stabilito che  “L’amministratore di condominio che versa su un suo conto privato il denaro comune rischia una condanna per appropriazione indebita anche se il tasso di interesse è più vantaggioso e se è lui stesso a denunciare l’ammanco al suo successore”. Tizio, già amministratore di un condominio, in primo grado veniva condannato, dal Tribunale di Milano, per essersi indebitamente appropriato dell’importo di Euro 38.878,00 prelevato dalle…

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La canna fumaria deve essere posta a distanza di sicurezza

Per le canne fumarie esiste una presunzione di pericolosità che impone la costruzione delle stesse a una distanza di sicurezza dai vicini. Secondo la Corte di Cassazione sentenza n. 13449 del 30 giugno 2016 in merito alla distanza di sicurezza di una canna fumaria :“Il rispetto della distanza prevista dall’art. 890 c.c., nella cui regolamentazione rientrano anche i comignoli con canna fumaria, è collegato ad una presunzione assoluta di nocività e pericolosità che prescinde da ogni accertamento concreto nel caso in cui vi sia un regolamento edilizio comunale che stabilisca la…

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