in crescita le domande di mutuo

L’emergenza sanitaria non ha fatto passare l’interesse degli italiani per il mercato immobiliare. Anche se siamo distanti dal picco registrato nel primo quarto del 2019 (55,3%), la quota delle domande di mutuo rilevata nel mese di luglio (base trimestrale) è alquanto significativa sia perché allunga a cinque trimestri consecutivi la serie positiva e sia perché si colloca sopra la media registrata fin qui nel 2020 (31,6%). Buono spunto anche per le domande di finanziamento per mutuo della seconda casa, in crescita per il terzo trimestre di fila (al 4,5% dal 3,8% del secondo trimestre). E’ quanto rileva l’Osservatorio MutuiOnline.it (dati al 31 luglio). La parte più corposa delle richieste di finanziamento ha riguardato ancora una volta la componente sostituzione e surroga, che ha coperto nel mese di luglio (su base trimestrale) una quota pari al 60,5% del totale delle richieste, in lieve contrazione rispetto al 61,6% del secondo trimestre. Le surroghe, per quanto riguarda le effettive erogazioni degli istituti, oggi viaggiano (come media annuale) sui massimi degli ultimi sei anni: 62,9%, inevitabilmente trainate dai tassi fissi ai minimi. Ne è conferma il plebiscito per il tasso fisso, che gli italiani scelgono ormai quasi all’unanimità, con il 94,4% del totale delle richieste a luglio. Trascurato il variabile, nonostante la Bce abbia di nuovo assicurato che manterrà invariata la propria politica monetaria a lungo. Alla base di tale scelta ci sono due elementi fondamentali. Il primo è la scarsa convenienza data dal livello praticamente uguale dei tassi fissi e variabili (con la media di luglio rispettivamente a 0,80% e 0,72% per mutui a 20 e 30 anni).

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